sabato 27 luglio 2013

Il secondo cervello: una scoperta sorprendente?


Per quanto possa sembrare incredibile il nostro intestino contiene una struttura nervosa del tutto autonoma seppur strettamente connessa con il cervello contenuto nella scatola cranica.

Questa struttura, definita recentemente secondo cervello, è costituita da un intreccio di numerosi neuroni che sono posizionati nella mucosa e nella tunica muscolare intestinale. Essi sono in grado di produrre gli stessi neuromediatori dei neuroni cerebrali e contengono sulla loro superficie gli stessi recettori delle cellule del cervello. Questa particolare similarità permette un continuo scambio di informazioni e una spiccata sinergia tra i due cervelli.

L’intestino è quindi il solo organo a possedere un sistema nervoso intrinseco in grado di rielaborare i riflessi in completa assenza di input dal cervello o dal midollo spinale. Il sistema nervoso enterico è un residuo che abbiamo ereditato e conservato dal nostro passato evolutivo perché rappresenta una struttura caratteristica di molte forme di vita con una organizzazione biologica nettamente meno complessa di quella della specie umana.

domenica 21 luglio 2013

Argilla: una cura per le ferite?


L’argilla , come molti altri rimedi naturali è un prodotto  molto complesso , le cui proprietà  non dipendono da un solo elemento, ma dall’interazione delle varie sostanze di cui è composto, che  ne moltiplicano l’efficacia.

Nel 1928, il prof. Laborde, docente alla Facoltà di Farmacia di Strasburgo, dichiarò: «La terra curativa, presa regolarmente o periodicamente, è il dono che purifica, vivifica, compensa e risana, proprietà essenziali della natura. È un potente dinamogeno che ristabilisce un equilibrio stabile risvegliando l’attività delle ghiandole».

Attualmente i suoi benefici  sono stati quasi dimenticati,  tuttavia chi la utilizza regolarmente conosce la sua affidabilità e maneggevolezza.

Le sue proprietà sono

Antisettiche e battericide: 

è in grado di contrastare l’attività dei batteri creando un ambiente ostile alla loro crescita senza recare danno all’organismo, favorendo la riparazione dei tessuti.

Favorisce l’eliminazione dei parassiti intestinali aiutando a ripristinare l’equilibrio della flora microbica intestinale.

Adsorbente:

il suo potere assorbente può variare dal 20 sino al 50% del suo peso. L’argilla è in grado di assorbire enormi quantità di liquidi, ma anche di gas, proprietà che viene sfruttata in molte applicazioni curative, soprattutto in caso di problematiche intestinali (eccesso di gas intestinali) o dermatologiche(eruzioni cutanee, acne).ù

Cicatrizzante:

le sue qualità basiche (pH quasi neutro) esercitano un ‘azione catalizzatrice(stimolano alcuni processi enzimatici) favorendo la  rigenerazione della pelle .

Ciò è utile nelle ferite esterne   (anche impetiginizzate ) e nelle ulcere cutanee

Come preparare l’argilla per uso esterno :

sabato 13 luglio 2013

Bimbi carenti di vitamina D più a rischio di allergie ai cibi


L'insufficienza di vitamina D nella prima infanzia aggrava il rischio di sviluppare allergie a determinati cibi, un fenomeno in preoccupante crescita nei paesi avanzati. Una ricerca su 5.000 bambini di un anno, condotta in Australia dal Murdoch children's research institute di Melbourne, indica che i bambini con carenza di vitamina D hanno un rischio tre volte maggiore di sviluppare un'allergia alimentare, rispetto ai bambini i cui livelli della vitamina sono adeguati. Per contro, i bambini allergici ai cibi hanno una probabilità fino a 10 volte maggiore di avere bassi livelli della vitamina. «Questo studio offre la prima evidenza diretta che la sufficienza di vitamina D può essere un importante fattore protettivo per l'allergia a cibi nel primo anno di vita», scrive l'immunologa pediatrica Katie Allen sul sito web dell'Istituto. «Questo aggiunge sostegno alla pratica di correggere tempestivamente per via medica i bassi livelli di vitamina D».

domenica 7 luglio 2013

Svezzamento : seconda parte


SECONDA PAPPA


La seconda pappa verrà preparata esattamente come la  prima, sostituendo  la carne con formaggio fresco: ricotta, caprino o  2 cucchiai di yogurt non acido.

 

 

La tempistica per l'introduzione di altri alimenti, valida solo se non esistono  allergie familiari, sarà la seguente:

 

VII  mese: pastina, semolino, frumento, azuki, lenticchie rosse decorticate (sono proteine e vanno date al posto della carne o del formaggio), pappa tipo pancotto (150 ml di brodo vegetale, 1 fetta biscottata spappolata o pane raffermo, 1 cucchiaino d’olio e uno di parmigiano), banana, farine con glutine (multicerali, farro...)

 

VIII mese: polenta (più parmigiano e qualche cucchiaio di latte), legumi vari ( fagioli, ceci, ecc.) passati (non frullati). Dopo l'ottavo mese la carne può essere fresca (50 – 70 gr. di prodotto crudo), bianca cotta al vapore passata al tritacarne: tacchino, pollo, coniglio, agnello

 

IX mese: pesce (platessa, branzino, orata, sogliola), patate

 

X-XI mese: tuorlo d’uovo: 1 cucchiaino ogni 3 giorni sino al tuorlo intero, prosciutto cotto senza conservanti, 1 – 2 cucchiai di spremuta di mandarino

 

XII mese: latte vaccino, uovo intero, altri legumi, pomodoro (prima cotto poi fresco),albume

 

Alcuni consigli per chi vuole  seguire uno svezzamento vegetariano:

lunedì 1 luglio 2013

Svezzamento


Per svezzamento, detto anche divezzamento, si intende il passaggio da un'alimentazione esclusivamente lattea del bambino ad una mista.

Se ci si prende la briga di analizzare le abitudini dei diversi paesi si capirà immediatamente che uno schema standard non esiste. Infatti a seconda della sua  nazionalità il bambino seguirà un diverso tipo di svezzamento con una differente tempistica nell'introduzione degli alimenti. Inoltre ogni bimbo ha i suoi tempi e le sue preferenze. Anche questo influenzerà le modalità con cui viene svezzato.

Alcuni punti in comune vanno però  salvaguardati.

Se la mamma sta allattando proficuamente è  bene posticipare l'introduzione delle prime pappe a dopo il sesto mese di vita. Questo termine può essere anticipato, sempre consultandosi con il proprio Pediatra, qualora il bimbo non cresca adeguatamente o si abbiano difficoltà nell'allattamento. E' sempre sconsigliabile iniziare prima del IV mese.

Lo scopo principale dello svezzamento è duplice: facilitare l'assunzione di sostanze nutritive adeguate all'età del bambino ed abituarlo ad assumere il cibo attraverso il cucchiaino.

Ogni mamma che inizia a svezzare il proprio piccolo si chiede se e quando iniziare. A questa domanda non esiste una risposta univoca. E' necessario osservare come cresce il bambino, valutare con attenzione le resistenze che oppone alle prime pappe e seguire quello che è più adatto ad una sua armoniosa crescita psicofisica. Non tutti i lattanti sono pronti a 4-6 mesi a staccarsi dal seno materno per passare alle pappe. Se si notano troppe difficoltà può essere utile fermarsi, riprendere l'alimentazione lattea esclusiva riprovando più in là. La vera regola è non avere fretta. Ci sono bambini che faranno grossi sorrisi mangiando la prima pappa, altri invece inizieranno a “sputacchiarla” ovunque piangendo irritati. Non insistete.

Solitamente consiglio di iniziare a dare i primi cibi solidi partendo dalla frutta: mele o pera grattugiata, biologica. Qualche cucchiaino all'inizio è sufficiente, giusto per far abituare il piccolo ad un gusto ed una consistenza diversa. Date sempre frutta “vera”, possibilmente biologica, evitate le composte e gli omogenizzati che abitueranno il vostro bimbo a gusti troppo dolci. Gradualmente aumenterete le dosi sino a raggiungere la quantità di mezza pera o mezza mela.

Quando il bambino si è abituato ad assumere la frutta con il cucchiaino si può  pensare di iniziare con le prime pappe. Di  solito ci vogliono 15-20 giorni.

Per le pappe si inizia con un brodo di verdure (180-200 ml) a cui pian piano vengono aggiunte altre sostanze: farine di cereali per addensare le pappe, olio extravergine di oliva ed infine le proteine.