domenica 23 febbraio 2014

Lo svenimento “procurato”


Spesso la realtà supera la fantasia anche riguardo alle  tendenze trasgressive dei tempi attuali fra i più giovani.

Secondo il nostro parere , è doveroso denunciare una pratica  che si sta diffondendo in Italia e a Milano fra i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 16 anni.  Essa consiste nel gioco dello “svenimento indotto” . Tale gioco, nato in America ed arrivato a noi attraverso le innumerevoli vie telematiche, consiste nel provocare a se stessi o a un  compagno uno svenimento per soffocamento al fine di raggiungere uno stato di euforia.

domenica 16 febbraio 2014

Studio sulla tosse trattata con medicinali omeopatici


La tosse è un sintomo frequente associato a infezioni virali delle alte vie respiratorie (URTI) e, pur essendo autolimitante, può influire negativamente sulla qualità della vita sia in età adulta che pediatrica. In questo studio è stata valutata l'efficacia dello sciroppo omeopatico complesso (composto da Anemone pulsatilla 6 CH, Rumex crispus 6 CH, Bryonia dioica 3 CH, Ipecacuanha 3 CH, Spongia tosta 3 CH, Sticta pulmonaria 3 CH, Antimonium tartaricum 6 CH, Myocarde 6 CH, Coccus cacti 3 CH, Drosera MT ) nel trattamento della tosse provocata da infezioni del tratto respiratorio superiore (URTI) nell’ambito di uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, contro placebo, presentato a Verona in occasione del XIV Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri.

domenica 9 febbraio 2014

L'influenza continua la sua corsa, sempre più italiani colpiti

    L'influenza continua la sua corsa al rialzo e l'Italia si avvicina sempre di più al picco di casi. Nell'ultima settimana nella Penisola si stima che in 367 mila siano finiti a letto con una sindrome influenzale (contro i 323 mila della settimana precedente). Il livello di incidenza totale registrato nel Paese è di 6,18 casi per mille assistiti. E' questo il quadro che emerge dall'ultimo bollettino diramato dalla rete Influnet, sulla base dei dati comunicati nella quinta settimana di sorveglianza del 2014 da 782 medici sentinella.

domenica 2 febbraio 2014

SONO SEMPRE NECESSARI I FARMACI ANTIFEBBRE?

E’ questa la domanda che bisognerebbe porsi prima di assumere un farmaco contro la febbre in caso di sindrome influenzale.
Infatti oltre all’azione sintomatica spesso si è convinti che il farmaco possa favorire la guarigione dell’infezione, esatto contrario di quanto emerge da uno studio realizzato da David Ern che sostiene che anche se i sintomi migliorano ciò facilita la diffusione del virus e il contagio. È proprio questo ciò che fanno i farmaci contro l’influenza secondo lo studioso canadese , matematico della McMaster University di Hamilton, Ontario, e autore di uno studio appena apparso sulla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences. «Abbassare la febbre rende il virus più capace di diffondersi, e i risultati possono essere anche mortali» ammonisce il ricercatore, stimando che in Nordamerica muoiano fino a mille persone l'anno a causa della maggiore diffusione dell'influenza dovuta all’uso di antifebbrili come ibuprofene, paracetamolo e acido acetilsalicilico, il cui utilizzo sempre più diffuso può portare a decine di migliaia di casi in più ogni anno. «Abbassando la febbre in modo artificioso con un antipiretico, l’organismo del malato d’influenza reagisce meno, favorendo l’aumento del carico virale, ridotto invece dalla temperatura corporea elevata» continua il matematico canadese