lunedì 30 novembre 2015

Ancora polemiche sul vaccino anti Papilloma

Non si fermano i dibattiti sulla  possibile comparsa di effetti avversi dopo la somministrazione del vaccino contro il Papilloma virus umano (Hpv). Più di 1.300 ragazze e giovani donne danesi vaccinate per l'Hpv si sono rivolte a cinque centri specializzati nel paese lamentando due tipi di problemi insorti dopo il vaccino: la sindrome dolorosa regionale complessa (Crps), un dolore cronico agli arti, e la sindrome di tachicardia posturale ortostatica (Pots), una condizione in cui la frequenza cardiaca aumenta in modo anomalo al passaggio dalla posizione seduta all'ortostatismo, causando vertigini, sincope, cefalea, dolori al torace e grande stanchezza .
Le preoccupazioni espresse dall'opinione pubblica e dai media locali hanno fatto sì che la Danimarca richiedesse una revisione all'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, sulla sicurezza dei vaccini anti-Hpv. Tale revisione, iniziata lo scorso luglio, si è conclusa una settimana fa. In accordo con le rassicurazioni dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) statunitensi anche l’Agenzia europea (EMA) non trova nessi di causalità tra il vaccino e i sintomi delle ragazze danesi. Ma le perplessità rimangono, e c'è chi afferma che il rapporto Ema soffre di conflitti di interesse e della dipendenza dai dati già pubblicati. Tra loro c'è Jesper Mehlsen, direttore della ricerca alla Sincope Unit del Frederiksberg Hospital in Danimarca, che ha in cura circa 250 giovani donne in precedenza sane con sintomi iniziati meno di due mesi dopo la vaccinazione. «Abbiamo il sospetto che il  vaccino sia proprio la causa dei sintomi lamentati, data la stretta associazione temporale e la mancanza di spiegazioni alternative» spiega Mehlsen. Alle stesse considerazioni è giunta  Svetlana Blitshteyn, professore associato di neurologia all'University of Buffalo School of Medicine di New York, che nel 2014 ha documentato sei casi di Pots dopo la vaccinazione anti-Hpv poi diventati oltre una dozzina. A queste conclusioni  si unisce il Giappone, che dopo diverse segnalazioni di effetti avversi nelle donne immunizzate contro l'Hpv ha smesso di raccomandare il vaccino dal 2013. Ma secondo l'Ema i benefici della somministrazione del vaccino superano i rischi. Inoltre Tom Shimabukuro, vicedirettore dell'Ufficio per la sicurezza dell'immunizzazione ai Cdc di Atlanta, ricorda che il primo quadrivalente, il Gardasil, è stato autorizzato dall'Fda nel 2006, seguito dal bivalente Cervarix nel 2009 e dal nonavalente  Gardasil 9 nel 2014. «Quasi 80 milioni di dosi sono state somministrate negli Stati Uniti senza che siano emersi collegamenti con sindromi dolorose atipiche o disfunzioni autonomiche nei trial clinici prima e dopo l'approvazione» afferma Shimabukuro. Ma gli esperti danesi non sono convinti, e annunciano studi indipendenti. La polemica continua.
Tratto da Doctor 33,  24 novembre 2015
Medscape Medical News November 13, 2015
http://www.medscape.com/viewarticle/854469 

Dott. Elena Bosi
Specialista in Pediatria
Esperta in Omeopatia e Medicine Complementari
Milano


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