domenica 13 gennaio 2013

Sindrome premestruale e intermestruale


Dal gonfiore all'irritabilità, dal mal di testa ai crampi addominali, sono questi i sintomi più frequenti che precedono, in molte donne, la comparsa del ciclo mestruale e che vanno normalmente sotto il nome di PmS (Premenstrual syndrome), cioè sindrome premestruale. I sintomi tendono a manifestarsi con regolarità e ciclicamente qualche giorno prima dell’inizio del flusso e interessano almeno il 40% delle donne, in particolare quelle stressate e di buon livello socioeconomico, ma non solo, visto che ogni donna prova questo disturbo almeno una volta nella vita.

La durata dei sintomi, secondo la letteratura, è in media di 6 giorni con incremento della gravità  nei due giorni precedenti il ciclo

Oltre alla sindrome premestruale, si può riscontrare anche la sindrome intermestruale, che compare invece al momento dell’ovulazione, cioè a metà del ciclo, quando l’ovulazione provoca un dolore pelvico d’intensità variabile, che in certi casi si accompagna a lievi perdite ematiche.

 

Su quelle che possono essere le cause della sindrome premestruale, sono state formulate diverse teorie: iperfollicolinemia (aumentata concentrazione di estrogeni nel sangue) o iperandrogenia (ipersecrezione di ormoni maschili), ma nessuna è stata ancora confermata. Si preferisce quindi ipotizzare che questa sindrome dipenda da uno squilibrio ormonale - un eccesso relativo di estrogeni in rapporto al progesterone - causato o da una produzione insufficiente o da un ritardo della secrezione di progesterone.

La comparsa delle mestruazioni è un complesso sistema di molecole che dipende dalla interazione tra gli ormoni ovarici ed il sistema immunitario, che può quindi avere un ruolo importante nel determinismo della sindrome.

 

 

SINTOMI:

 

Sul piano psichico, le pazienti manifestano spesso nervosismo, irritabilità, insonnia, depressione e alterazioni della libido. Sul piano fisico, sono molto frequenti dolore pelvico, tensione mammaria, irregolarità mestruali, leucorrea abbondante e pesantezza degli arti inferiori. Alcune pazienti lamentano anche cefalea, mal di schiena e dolore alle articolazioni o ai muscoli, ritenzione idrica e aumento di peso periodico. Prima delle mestruazioni alcune donne possono soffrire anche di emorroidi, sintomi digestivi (quali stipsi o diarrea) e urinari, mentre è solo nei casi molto rari e gravi, che la sindrome premestruale può determinare fenomeni allergici, problemi cardiaci e crisi convulsive.

Numerosi studi hanno documentato che alcuni di questi sintomi, se non tutti, sono direttamente correlati a variazioni dei livelli di marcatori dell’infiammazione, ciò equivarrebbe a dire che è una infiammazione locale la diretta responsabile della sintomatologia, anche quella emotiva. In quest’ultimo caso la infiammazione avverrebbe a livello delle cellule della microglia, il sostegno dei neuroni, che sono le cellule responsabili degli impulsi nervosi.

La infiammazione potrebbe essere innescata anche da meccanismi di piccole irregolarità ormonali su un terreno sensibile, ossia una paziente particolarmente sensibile a queste variazioni.

 

TERAPIA:

 

La patogenesi è tuttora sconosciuta e, come abbiamo visto, si tratta di una sindrome caratterizzata da un’ampia varietà di sintomi. La terapia medica si basa sull’utilizzo di estro progestinici (pillola). Può essere prescritto progesterone nella seconda parte del ciclo con lo scopo di ridurre lo squilibrio estro-progestinico. Si utilizza di preferenza progesterone naturale micronizzato, per la sua azione natriuretica, ossia di aumentare l’eliminazione del sodio con le urine, riducendo la ritenzione idrica nei tessuti.

Talora può essere utile proporre in appoggio  farmaci tranquillanti sul sistema nervoso centrale quando i sintomi emotivi siano predominanti.

 

L’utilizzo di integratori a base di magnesio risulta anche utile nell’addolcire la sintomatologia, di solito di prescrizione obbligatoria.

 

Un altro valido aiuto nel riequilibrare la bilancia ormonale e psichica lo troviamo nell’agnocasto ( vitex agnus castus), reperibile come integratore sotto forma di estratto secco, in compresse.

Gli estratti di questo arbusto inibiscono la secrezione di prolattina in vitro e in vivo.

Sembrano possedere inoltre la capacità di stimolare la produzione di LH, ormone ipofisario che induce una maggior liberazione di progesterone da parte dell’ovaio.

I glucosidi presenti in essi hanno inoltre proprietà sedative sul sistema nervoso.

 

MEDICINALI OMEOPATICI

 

Sul versante OMEOPATICO, la ottimizzazione della bilancia tra estrogeni e progestinici può essere ottenuta utilizzando FOLLICOLINUM.

Questo medicinale corrisponde all’estrone, il secondo estrogeno per produzione nel corpo umano sintetizzato soprattutto per conversione periferica a livello del tessuto adiposo ed epatico.

Utilizzato in diluizione omeopatica è in grado, ad elevate diluizioni ( 30 CH ) di addolcire i sintomi legati ad una anche lieve carenza di progestinico e conseguente eccesso relativo di estrogeno.

A questo scopo si propone solitamente in dose globuli, una o due somministrazioni nella seconda metà del ciclo mestruale, quello in cui si manifesta solitamente la sintomatologia.

Può essere utilizzato anche per regolare i ritmi della ovulazione, sostenendo la produzione di estrogeni della prima metà del ciclo. In questo caso lo propongo alla 9 CH sempre in dose globuli

Il 7^-8^ giorno del ciclo

 

 

 

La estrema variabilità da donna a donna nella sintomatologia rende particolarmente interessante l’approccio omeopatico

Il ginecologo esperto  potrà scegliere fra diversi medicinali omeopatici in grado di trattare sia i disturbi fisici che i sintomi psichici, aiutando così a migliorare la qualità di vita della paziente.

E’ estremamente importante che venga posta attenzione allo stile di vita della paziente, sia in termini di alimentazione che di attività fisica

 

Per esempio, davanti alla paziente che in fase premestruale lamenta senso di pesantezza nel basso ventre, si sente depressa, manifesta desiderio di solitudine e disinteresse verso le persone anche le più care, utile  Sepia officinalis 9 CH, 4 granuli al dì

 

In ambito ginecologico, di frequente prescrizione è anche Lachesis mutus, un medicinale omeopatico adatto alla donna con sintomatologia soprattutto di tipo psichico. La paziente manifesta loquacità alternata a momenti di silenzio e stati di depressione intervallati a momenti di eccitazione. In generale i sintomi tendono a migliorare con l’arrivo del flusso. Solitamente prescrivo questo medicinale alla diluizione 9CH, 4 granuli 1 o 2 volte al giorno.

 

Cyclamen europaeum alla diluizione 9 CH, invece, è solitamente indicato per la paziente che si contraddistingue per il suo essere una donna dotata di alto senso del dovere. Spesso manifesta tristezza e desiderio di isolamento con emicrania associata a disturbi visivi e digestivi, che migliora con l’arrivo della mestruazione. Solitamente 4 granuli al giorno, assunzioni da ripetere più volte in fase acuta.

 

 

Se depressione e irritabilità si manifestano invece soprattutto il mattino al risveglio, allora prescrivo Natrum sulfuricum 9 CH, 4 granuli al giorno, Natrum sulfuricum è adatto anche in caso di ritenzione idrica molto importante con edemi e cellulite.

 

 

 

Anche la tensione mammaria può essere un sintomo frequente nelle pazienti che soffrono di sindrome premestruale. In questo caso, per il dolore localizzato al seno, consiglio Phytolacca decandra, medicinale omeopatico che prescrivo spesso alla 5CH, 4 granuli 2 volte al giorno.

 

Le pazienti emotive, sensibili, che cercano consolazione, che lamentano tensione al seno, lieve ritenzione idrica con cellulite, irregolarità mestruali ed eventualmente anche livelli di prolattina lievemente aumentati, possono giovare di PULSATILLA 7 o 9 CH, diluizione più alta in caso di sintomi anche psichici 4 granuli una o due volte al dì. In caso di iperprolattinemia con sintomi mammari più accentuati può essere utile associare LAC CANINUM 7 CH.

Un ultimo caso particolare è quello, non molto frequente ma presente, delle donne che soffrono di mal di gola o raffreddamenti prima del flusso mestruale; possono giovare dello utilizzo di MAGNESIA CARBONICA in tubo dose alla 9 CH nella seconda metà del ciclo mestruale.

 

 

 

 

 


medico chirurgo, specialista in ostetricia e ginecologia,

specialista in endocrinologia sperimentale ed esperta in omeopatia.

 

 

 

 

1 commento:

Anonimo ha detto...

E per chi soffre di emorroidi pre-ciclo, quale soluzione offre l'omeopatia? Grazie