domenica 14 febbraio 2010

L’incapacità del mondo omeopatico di descrivere i propri successi


La fibromialgia è un complesso quadro patologico che vede il frequente e gratificante ricorso al trattamento omeopatico. Perry R. et al. (del Department of Complementary Medicine, Peninsula Medical School, Exeter, Devon, UK) hanno recentemente pubblicato un articolo dal titolo “A systematic review of homoeopathy for the treatment of fibromyalgia” (qui) con lo scopo di valutare criticamente i Trials clinici randomizzati (RCTs) relativi al trattamento omeopatico di questa patologia.
Sono stati individuati quattro RCTs. Tre erano studi placebo – controllo. Nessuno degli studi pubblicati (invariabilmente favorevoli alla terapia omeopatica) era tecnicamente privo di vizi metodologici. Questa errata impostazione ne impedisce pertanto l’accoglimento da parte della comunità scientifica, permanendo quindi invariati i dubbi sull’efficacia terapeutica di questo approccio nella patologia oggetto di studio.
Ci troviamo così ancora una volta di fronte al binomio: verifica dell’efficacia terapeutica dell’approccio omeopatico in una specifica patologia testata ambulatorialmente da parte dei professionisti della disciplina, incapacità del mondo omeopatico di elaborare e pubblicare convincenti studi allineati con gli standard qualitativi richiesti dalla comunità scientifica finalizzati a mostrare l’efficacia dell’approccio terapeutico.
Quando si riuscirà a superare questa dicotomia?
G. Di Leone – Medico - Bari

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