sabato 19 novembre 2022

Gli integratori multivitaminici possono rallentare il declino cognitivo

 


 L'integrazione giornaliera di multivitaminici-minerali ha migliorato la cognizione globale e la memoria episodica negli anziani. A indicarlo sono i risultati di un ampio studio guidato dall'Università Wake Forest, in Carolina del Nord, e pubblicato su Alzheimer's & Dementia, rivista dell'Alzheimer's Association. Alzheimer e demenza colpiscono oltre 46 milioni di persone nel mondo ed è un numero destinato a crescere, per questo, scrivono gli autori dello studio, "è urgente identificare strategie efficaci per preservare la funzione cognitiva e mitigare il pesante carico sociale associato". Gli integratori alimentari sono pubblicizzati per la protezione cognitiva, ma le prove a sostegno sono contrastanti. Per questo, lo studio Cosmos-Mind ha valutato 2.262 partecipanti, con età media di 73 anni, sullo stato cognitivo, la capacità di ricordare parole, storie, intervalli numerici e la fluidità verbale. Ad alcuni anziani sono stati somministrati quotidianamente per tre anni flavonoidi estratti dal cacao, a un secondo gruppo integratori di vitamine e sali minerali, mentre un terzo ha costituito il gruppo di controllo, ricevendo placebo.

L'estratto di cacao non ha avuto effetto positivo mentre l'integrazione giornaliera di multivitaminici, rispetto al placebo, ha determinato un beneficio statisticamente significativo sulla cognizione, la memoria e la funzione esecutiva.

martedì 1 novembre 2022

LA VITAMINA D PROTEGGE DALLE INFEZIONI

 

La vitamina D è un importante regolatore dell'equilibrio del calcio. Inoltre, ha importanti effetti sul sistema immunitario, inducendo direttamente peptidi antimicrobici sulle superfici mucose e modulando la funzione dei linfociti T.  Studi osservazionali dell'era pre-pandemica hanno riscontrato un'associazione tra bassi livelli di vitamina D e un aumentato rischio di infezioni delle vie respiratorie.  I risultati di studi randomizzati controllati sono stati contrastanti, ma due grandi meta-analisi hanno trovato alcune prove di un effetto protettivo dell'integrazione di vitamina D contro le infezioni del tratto respiratorio, in particolare negli individui carenti di vitamina D.  La vitamina D può aiutare a proteggere dal covid-19? A livello meccanicistico, la vitamina D aumenta le difese antivirali contro altri virus respiratori, come il virus dell'influenza A e il rinovirus.  I dati provenienti da studi osservazionali suggeriscono che bassi livelli di 25-idrossivitamina D (25(OH)D) possono essere un fattore di rischio per covid-19 grave.  Tuttavia, questa associazione potrebbe essere dovuta a causalità inversa o confondimento  : sia il covid-19 che la carenza di vitamina D sono associati indipendentemente con obesità, vecchiaia (>65 anni) e sesso maschile, per esempio. Due nuovi studi randomizzati collegati aggiungono prove tanto necessarie a questa importante domanda.