domenica 26 maggio 2019

Arnica Montana dopo un intervento chirurgico


L’Arnica montana è più efficace del placebo quando viene usata in diverse condizioni cliniche caratteristiche dell’ambiente post-operatorio. In ogni caso, l’arnica potrebbe essere una valida alternativa ai farmaci antiinfiammatori non steroidei, almeno nel trattamento di alcune specifiche condizioni. È la conclusione a cui è arrivata una review coordinata da Tommaso Iannitti, dell’Università di Leeds, nel Regno Unito, e pubblicata sull’American Journal of Therapeutics.
Si tratta di una revisione sistematica di tipo narrativo senza meta-analisi in cui è stata ricercata tutta la letteratura attualmente disponibile sull’utilizzo dell’Arnica montana sia a dosi omeopatiche sia in formulazione ad uso topico.

domenica 12 maggio 2019

Celiachia: diagnosi triplicate


Diagnosi triplicate con un caso ogni 286; è la celiachia malattia che in quarant’anni è arrivata a 200.000 diagnosi e ad un sommerso che si aggira intorno alle 400.000 persone. A puntare i riflettori su questi pazienti che non sanno di essere celiaci è l’Associazione Italiana Celiachia (Aic), che celebra il suo quarantesimo compleanno con l’Assemblea annuale in cui si affrontano le sfide ancora aperte.
“Negli ultimi quarant’anni le storie dei celiaci sono per fortuna molto cambiate. Quattro decenni fa erano storie di persone che lottavano per anni con sintomi che nessuno sapeva riconoscere: bambini che non crescevano, donne che non riuscivano ad avere figli senza un perché, persone in costante lotta con il sottopeso – spiega Giuseppe Di Fabio, presidente Aic – Oggi, invece, i pazienti con i sintomi classici vengono riconosciuti molto velocemente, nei bambini a volte si pone la diagnosi anche prima di un anno di vita. Ciò significa poter vivere in modo normale e senza disturbi con la dieta di esclusione, ovvero con prodotti senza glutine presenti non più solo in farmacia ma in abbondanza in tutti i supermercati e nei negozi specializzati”.

domenica 5 maggio 2019

Infortuni domestici: le linee guida del Ministero


I pericoli sono sempre in agguato anche in casa propria. Spigoli, prese, coltelli fuori posto, forbici, elettrodomestici, molte sono le insidie tanto che ben il 74% delle lesioni trattate in ospedale avviene proprio tra le mura domestiche, o nel tempo libero e lo sport. Nei bambini sotto i 5 anni, il 64% degli infortuni non mortali avviene nella propria abitazione dopo una caduta, mentre sotto i 14 anni la prima causa di morte è rappresentata dagli infortuni accidentali, che coinvolgono di più i maschi. A rivelarlo sono le nuove Linee guida sulla prevenzione degli incidenti domestici in età infantile, pubblicate dal ministero della Salute.

Età, tipologia e lesioni

            Secondo i dati Istat, i casi di urto o schiacciamento sono più frequenti tra i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 17 anni e l’ambiente dove si verifica il maggior numero di incidenti è il salone, dove si concentrano il 28,5% degli incidenti nei maschi e il 38,4% nelle femmine. Nella stessa fascia di età gli incidenti sono legati in tre casi su quattro ad attività ludico-creative.