martedì 31 marzo 2020

ATTENZIONE AI CONTAGI IN FAMIGLIA


Dagli asintomatici ai 'guariti', ecco chi è a rischio in vista della riapertura. Se i dati continuano a segnalare un aumento dei contagi da nuovo coronavirus in Italia, e in modo particolare in Lombardia, è soprattutto per effetto delle infezioni intra-familiari, ovvero dei contagi che avvengono in uno stesso nucleo dove è presente un soggetto positivo. Un fenomeno 'esplosivo', perchè conterebbe numeri altissimi, secondo il virologo dell'Università di Padova Andrea Crisanti, che parla di un vero e proprio 'effetto Diamond' sostenendo la necessità di effettuare più tamponi per identificare i soggetti positivi. "I dati segnalano che i contagi continuano ad aumentare e la fonte principale di contagio è a casa: stiamo cioè vedendo - spiega Crisanti - un 'effetto Diamond Princess'". Come sulla nave Diamond, ferma in Giappone per giorni con molti positivi a bordo e dove si è assistito ad un propagarsi di contagi anche per l'ambiente circoscritto in cui erano confinate centinaia di persone, allo stesso modo, secondo l'esperto, il contagio intra-familiare nei nuclei con soggetti positivi è "molto alto".  La "probabilità che un soggetto si infetti se vive in casa con un positivo - afferma - è oltre 100 volte maggiore".

martedì 17 marzo 2020

INFEZIONE DA CORONAVIRUS NEI BAMBINI


Uno studio pubblicato sul server medRxiv preprint il 4 marzo suggerisce che i bambini potrebbero avere lo stesso rischio degli adulti di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2, anche se spesso con manifestazioni così lievi da sfuggire alla rilevazione. Questa conclusione è stata formulata in seguito all’analisi dei casi pediatrici compresi nella casistica di 391 pazienti registrati dal 14 gennaio al 12 febbraio a Shenzhen in Cina, e di 1.286 dei loro contatti stretti. Nell'insieme, il tasso di contagio secondario (percentuale di contatti successivamente confermati come infetti da SARS-CoV-2) è stato del 14,9% tra i contatti familiari e del 9,6% nel complesso. Il tasso di infezione nei bambini tra gli 0 e i 9 anni (7,4%) è stato simile alla media della popolazione (7,9%). Questa scoperta potrebbe avere importanti implicazioni nelle misure adottare per rallentare la diffusione del virus, tra cui la chiusura delle scuole, come sottolineato in un commento apparso su Nature. Uno studio retrospettivo uscito il 12 marzo sul New England Journal of Medicine ed effettuato su 366 bambini ricoverati a Wuhan nella prima settimana di gennaio dimostra che i primi casi pediatrici sono stati molto precoci, hanno causato sintomi da moderati a gravi (febbre alta, tosse e vomito, polmonite) ma con un recupero del 100% dopo una media di 7,5 giorni. Resta comunque poco chiaro se, pur infettandosi, i bambini siano un elemento importante nella diffusione del virus, come accade per l'influenza. Ad oggi non ci sono stati decessi tra i bambini sotto i 10 anni di età e il tasso di letalità tra i 10 e 19 anni è pari a 0,2% secondo uno studio pubblicato su The Lancet.

lunedì 9 marzo 2020

ALLARME PANDEMIA..

Nel precedente post vengono riportate le osservazioni della Dott.ssa Gismondo dell Ospedale Sacco( Microbiologa) nel quale si afferma che il Virus Covit19 ha una bassa mortalita, ovvero inferiore a quella del Virus Influenzale.
La sua affermazione è assolutamente vera, ma essendo la contagiosità del Virus molto alta, la propagazione è stata molto rapida e  una grande parte della popolazione, sicuramente più alta di quanto dicono i numeri, è stata infettata(vedi intervista della Dott.ssa Ilaria Capua il 5 Marzo nel Programma Piazza Pulita ). Ma contagi numerosi non significano ammalati numerosi, ma persone che hanno incontrato il Virus e hanno prodotto anticorpi, difendendosi autonomamente come  avviene  nelle persone normali e senza gravi patologie.
Il problema attuale, per cui è stato emanato un Decreto che impone restrizioni al contatto interpersonale è che gli Ospedali sono al collasso, in particolare le Unita' Intensive.
Purtroppo ciò che si è visto nel tempo è che il Virus nei soggetti, spesso molto anziani e con gravi patologie ( raramente in giovani adulti) determina un quadro di "Polmonite Interstiziale " molto grave che porta all'insufficienza respiratoria  e ciò richiede "intubazione" e ricovero in Terapia Intensiva per un tempo molto lungo (circa due/tre settimane ). Questo è il motivo del collasso del nostro Sistema Sanitario.
La domanda che sorge alla persona comune è che cosa fare  oltre a seguire tutte le indicazioni emanate dal Decreto del 7 Marzo ?
-ALIMENTAZIONE SANA( dieta a basso carico di cibi sensibilizzanti come grano, latte di mucca, cibi raffinati e industriali  e ricca di verdura fresca, legumi , semi oleaginosi e frutta)
-MANTENERE INTESTINO PULITO al fine di stimolare il nostro sistema immunitario ( integrare con  cicli di Probiotici )
-INTEGRARE CON VITAMINA D (azione immunostimolante)
-INTEGRARE CON PRODOTTI CHE AUMENTANO LE DIFESE  ( Vitamina C, Echinacea, Uncaria, Rosa Canina, Resveratrolo, oligoelementi  ecc)

Dott Elena Bosi
Specialista in Pediatria e Medicine Complementari