L'autismo si contraddistingue per
la presenza della cosiddetta TRIADE:
- sviluppo anomalo e/o deficitario dell'interazione
sociale: il bambino con autismo non riesce a sviluppare relazioni con gli
altri,spesso non riesce ad interpretarne i gesti, a volte confonde le
persone con gli oggetti, evita lo
sguardo diretto.
- Vi è una
marcata compromissione della capacità verbale: spesso il linguaggio è
ripetitivo e stereotipato: non amano comunicare con gli altri o lo fanno
in un modo tutto loro, e ciò può portare all'isolamento o all' "attaccamento". Hanno
difficoltà nelle regole di base della comunicazione e, spesso, parlano
senza consapevolezza.
- I bambini con Autismo hanno un repertorio ristretto
di attività e interessi: non amano
giocare con gli altri, preferiscono attività solitarie e il gioco
d'immaginazione è assente. Loro non giocano ma "osservano" i giochi.
Logicamente tutto ciò può variare
a seconda dello sviluppo e dell'età cronologica del soggetto.
La diagnosi di autismo si fa al
36mo mese di vita del bambino, questo perché spesso i genitori riferiscono uno
sviluppo nella norma sino al secondo anno di vita, dove si comincia, comunque,
a capire che c'è qualcosa che non va.
Fino a 15 anni fa l'Autismo era
definito come una difficoltà nello sviluppo neurologico, ultimamente si è
evidenziata la relazione fra disturbi
Gastro Intestinali e di interazione con il mondo circostante. Bisogna ricordare
che il Sistema Mesenterico, definito come "secondo cervello", è ricco
di plessi e nervi, più dello stesso cervello, ed è il responsabile della
peristalsi. Nella parte più superficiale dell'intestino vi sono dei neuroni che
"rispondono" agli stimoli in allungamento, per cui c'è la possibilità
che lavorando su queste cellule nervose si possa modificare la peristalsi.
Ultimamente ho preso parte ad un
corso postgraduate organizzato dal SOMA Istituto Osteopatia Milano associato al
R.O.I., dal titolo “Autismo: un approccio Osteopatico”. La relatrice del
convegno è stata la Dr Ionà Bramati-Castellarin, osteopata presso IBC Care di
Londra (www.ibccare.co.uk).
Da uno studio su alcuni bambini autistici
in età compresa tra i 3 e gli 8 anni con problemi Gastro Intestinali, condotto
dalla dott.ssa, si è visto che dopo alcuni trattamenti osteopatici mirati al tratto viscerale
(valvola ileo cecale, pancreas,colon sigmoideo, legamento di Treitz) nei
piccoli pazienti si poteva notare un
miglioramento della sintomatologia (migliorava la stipsi, la diarrea,
l'atteggiamento verso il cibo). La dottoressa Bramati ha notato, inoltre, che
questi trattamenti influenzavano anche: la gestualità ripetitiva, l'interazione
sociale, le routine, la ricerca del contatto visivo...
Un altro studio sull’approccio
osteopatico nella diagnosi e trattamento dell’autismo infantile è stato condotto
dal Dr Alessandro Laurenti D.O., in collaborazione con l’Istituto di Ortofonologia
di Roma nell’ambito del “Progetto Tartaruga”, diretto dalla Dott.ssa Magda Di
Renzo. Lo studio è stato condotto su 112
bambini con diagnosi di autismo, sia lieve che grave, con un approccio
psicodinamico. Per l’approfondimento vi rimando all’articolo pubblicato su www.tuttosteopatia.it il 2 dicembre
2011.
L’ Osteopatia è in continua
evoluzione e ricerca per cui ci auguriamo che porti ad un cambiamento positivo
nel trattamenti di questi piccoli pazienti.
Sappiamo, inoltre,che non
esistono 2 bambini con diagnosi di autismo uguali, per questo non esiste un
protocollo Osteopatico per trattare questi bambini.
Molto importante è l'approccio,
riuscire a trovare una "porta d'ingresso" per poter interagire con
questi soggetti, le tecniche, quindi, saranno dolci e gradite ai piccoli
pazienti.
Dr Daniela Altavilla
Fisioterapista Osteopata
www.osteopatiaeshiatsu.it
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