venerdì 28 aprile 2017

OSTEOPATIA E AUTISMO

L'autismo si contraddistingue per la presenza della cosiddetta TRIADE:
  • sviluppo anomalo e/o deficitario dell'interazione sociale: il bambino con autismo non riesce a sviluppare relazioni con gli altri,spesso non riesce ad interpretarne i gesti, a volte confonde le persone con gli oggetti,  evita lo sguardo diretto.
  •  Vi è una marcata compromissione della capacità verbale: spesso il linguaggio è ripetitivo e stereotipato: non amano comunicare con gli altri o lo fanno in un modo tutto loro, e ciò può portare all'isolamento  o all' "attaccamento". Hanno difficoltà nelle regole di base della comunicazione e, spesso, parlano senza consapevolezza.
  • I bambini con Autismo hanno un repertorio ristretto di attività e interessi: non amano  giocare con gli altri, preferiscono attività solitarie e il gioco d'immaginazione è assente. Loro non giocano ma  "osservano" i giochi.
Logicamente tutto ciò può variare a seconda dello sviluppo e dell'età cronologica del soggetto.
La diagnosi di autismo si fa al 36mo mese di vita del bambino, questo perché spesso i genitori riferiscono uno sviluppo nella norma sino al secondo anno di vita, dove si comincia, comunque, a capire che c'è qualcosa che non va.
Fino a 15 anni fa l'Autismo era definito come una difficoltà nello sviluppo neurologico, ultimamente si è evidenziata la relazione fra  disturbi Gastro Intestinali e di interazione con il mondo circostante. Bisogna ricordare che il Sistema Mesenterico, definito come "secondo cervello", è ricco di plessi e nervi, più dello stesso cervello, ed è il responsabile della peristalsi. Nella parte più superficiale dell'intestino vi sono dei neuroni che "rispondono" agli stimoli in allungamento, per cui c'è la possibilità che lavorando su queste cellule nervose si possa modificare la peristalsi.
Ultimamente ho preso parte ad un corso postgraduate organizzato dal SOMA Istituto Osteopatia Milano associato al R.O.I., dal titolo “Autismo: un approccio Osteopatico”. La relatrice del convegno è stata la Dr Ionà Bramati-Castellarin, osteopata presso IBC Care di Londra (www.ibccare.co.uk).
Da uno studio su alcuni bambini autistici in età compresa tra i 3 e gli 8 anni con problemi Gastro Intestinali, condotto dalla dott.ssa, si è visto che dopo alcuni trattamenti  osteopatici mirati al tratto viscerale (valvola ileo cecale, pancreas,colon sigmoideo, legamento di Treitz) nei piccoli pazienti  si poteva notare un miglioramento della sintomatologia (migliorava la stipsi, la diarrea, l'atteggiamento verso il cibo). La dottoressa Bramati ha notato, inoltre, che questi trattamenti influenzavano anche: la gestualità ripetitiva, l'interazione sociale, le routine, la ricerca del contatto visivo...
Un altro studio sull’approccio osteopatico nella diagnosi e trattamento dell’autismo infantile è stato condotto dal Dr Alessandro Laurenti D.O., in collaborazione con l’Istituto di Ortofonologia di Roma nell’ambito del “Progetto Tartaruga”, diretto dalla Dott.ssa Magda Di Renzo.  Lo studio è stato condotto su 112 bambini con diagnosi di autismo, sia lieve che grave, con un approccio psicodinamico. Per l’approfondimento vi rimando all’articolo pubblicato su www.tuttosteopatia.it il 2 dicembre 2011.
L’ Osteopatia è in continua evoluzione e ricerca per cui ci auguriamo che porti ad un cambiamento positivo nel trattamenti di questi piccoli pazienti.
Sappiamo, inoltre,che non esistono 2 bambini con diagnosi di autismo uguali, per questo non esiste un protocollo Osteopatico per trattare questi bambini.
Molto importante è l'approccio, riuscire a trovare una "porta d'ingresso" per poter interagire con questi soggetti, le tecniche, quindi, saranno dolci e gradite ai piccoli pazienti.


 Dr Daniela Altavilla
 Fisioterapista Osteopata
www.osteopatiaeshiatsu.it





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