E’ cosa nota da sempre che i bimbi si ammalano spesso,
soprattutto sotto i sei anni di età. Un tempo si diceva che il bimbo con
infezioni ricorrenti era colui che si ammalava fino a otto volte in un
anno…Tutto questo andrebbe rivisto, perchè nella mia casistica ho numerosi
bambini che all’età di 3 anni hanno avuto
più di trenta infezioni respiratorie e hanno già assunto trenta cicli di
terapie antibiotiche . Alla luce della mia esperienza clinica di circa
quarant’anni, vorrei fare alcune riflessioni e dare alcuni consigli pratici per
evitare alcuni errori. Quali sono le
situazioni più frequenti in cui viene prescritta terapia antibiotica?
1)il bimbo ha sempre catarro da quando va all’asilo, poi
basta un raffreddore per arrivare all’otite e alla bronchite
2)soffre di continui raffreddori cui segue mal d’orecchio, senza febbre , ma ogni volta
gli viene prescritto ciclo di antibiotici, spesso a distanza di una settimana
l’uno dall’altro.
3)prende continuamente Faringiti/Tonsilliti da Streptococco
ed ogni volta gli viene prescritta (giustamente ) terapia antibiotica
4)Ha continui
broncospasmi , senza febbre , ma ad ogni episodio prende un ciclo di
antibiotici
COME FARE PER MIGLIORARE LA SALUTE DEI BIMBI E RIDURRE AL
MINIMO LE PRESCRIZIONI DI ANTIBIOTICI?
1)DIETA ADEGUATA : ovvero molta verdura e frutta , poche
proteine animali e soprattutto ridurre latte vaccino e derivati, responsabili
di uno stato infiammatorio della mucosa intestinale che induce a distanza
fenomeni catarrali( in particolare a livello di mucose respiratorie) con
rinite, catarro, broncospasmo, ipertrofia del del tessuto linfatico(
linfoghiandole, tessuto adenoideo e tonsillare ). Ridurre i derivati della
mucca e sostituirli con prodotti di capra o pecora migliora la situazione,
studi scientifici recenti confermano queste misure
2)Le infezioni respiratorie del bambino sono, nella maggior
parte dei casi, virali, ovvero provocate da virus, non da batteri sensibili ad
antibiotici, quindi sarebbe buona abitudine attendere i primi tre giorni di
febbre (durata classica delle forme da virus) prima di dare qualsiasi
antibiotico.
3)la terapia antibiotica andrebbe consigliata solo se è
presente FEBBRE, sono rarissime le infezioni batteriche senza febbre .
Purtroppo è credenza popolare che l’antibiotico pulisca il corpo , faccia
passare la tosse e il raffreddore ecc.
4)Non si dovrebbero dare terapie antibiotiche ravvicinate, tranne in
casi di infezioni gravi. Un ciclo non dovrebbe essere iniziato a meno di un
mese dall’altro. In caso contrario il sovvertimento del microbiota ( la popolazione
di microbi presenti nel nostro intestino ) è tale da alterare profondamente il
sistema immunitario (che da lui dipende) ed entrare in un circolo inarrestabile
di infezioni .
5)Gli antinfiammatori(vedi Nurofen) non servono per guarire
un’infezione ma hanno un effetto palliativo che , coprendo l’infiammazione
(come una coperta sul fuoco) interferiscono con i nostri meccanismi di
autoguarigione aprendo le porte alle complicazioni batteriche, quindi a nuovi
cicli di antibiotico.
6)E’ fondamentale usare bene la terapia antibiotica , sia
nelle dosi che nella durata. In particolare io consiglio sempre di
somministrare amoxicillina /acido clavulanico ogni otto ore e non 12 come spesso viene consigliato. Giustifico
questa affermazione ricordando che l’emivita(il tempo di dimezzamento
nell’organismo) del farmaco è 8 ore non 12, quindi dare l antibiotico solo due volte al giorno
sarebbe inadeguato, secondo la mia esperienza, e predisporrebbe più facilmente
alle ricadute .
7)La Prevenzione con Medicina complementare (Omeopatia,
Fitoterapia ecc.) personalizzata per ogni bambino , permette di ridurre
notevolmente la frequenza delle
infezioni.
8) Curare con Omeopatia in fase acuta le infezioni
respiratorie permette di attivare ulteriormente le difese dell’ospite
migliorando i sintomi e riducendo le complicazioni.
9)Le misure della nonna avevano un senso …. Se il bimbo è
ammalato non va alla Scuola Materna e neppure se sta prendendo una terapia
antibiotica, perché non è protetto (come dice l’Ignoranza ) ma ancora più sen
sibile a virus circolanti.
10)L’ansia dei genitori, fomentata dai mass media, dalle
amiche o da Internet non aiuta, ma induce anche il Pediatra a prescrivere
terapie farmacologiche anche se non indispensabili.
Dott. Elena Bosi
Specialista in Pediatria
Esperta e Docente di Omeopatia e Medicine Complementari
Milano
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