La
tosse è uno dei sintomi più frequenti delle affezioni che provocano
infiammazione delle vie aeree con variabile produzione di muco, come le
sindromi influenzali, le bronchiti, le tracheiti, le laringiti etc. Secondo
l’ultima indagine di ANIFA, Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica
dell’Automedicazione, il 25% degli italiani colpito da influenza o da sindromi
parainfluenzali dichiara di avvertire la tosse come primo sintomo.
La tosse è in
realtà un meccanismo di difesa con cui l’organismo elimina elementi irritanti
dalle vie aeree, quali germi, muco, polvere, fumo, corpi estranei, etc. Essa
rappresenta, quindi, un'utile reazione naturale, anche se, purtroppo, può
generare uno spiacevole “circolo vizioso” soprattutto quando è secca e
stizzosa: ogni colpo di tosse, infatti, aggrava l’infiammazione della mucosa
respiratoria, irritandola ulteriormente e peggiorando il problema. Inoltre in
questi casi, specialmente quando ha andamento notturno, impedisce al paziente
di dormire determinando una stato di prostrazione con riduzione di efficienza
della risposta immunitaria.
La tosse può
essere classificata in modo diverso in funzione della presenza di secrezioni,
della modalità di comparsa, della durata del sintomo, della sua aggressività ed
intensità. La tosse secca è caratterizzata dall'assenza di
secrezioni catarrali, è di solito irritativa e interessa, più spesso, faringe,
laringe e trachea. La tosse produttiva, invece, (definita, nel
gergo famigliare, anche “grassa”) è caratterizzata dalla presenza di catarro,
nei diversi distretti delle vie aeree, che viene espulso con la tosse stessa.
Spesso, la tosse produttiva rappresenta la normale evoluzione di una iniziale
tosse secca.