Gli episodi di Formia, Napoli e Roma di qualche tempo fa ci parlano di "ragazzi che mostrano la loro collera fino a perdere il controllo". La sfera emotiva dei nostri adolescenti al momento e' dominata da "rabbia, noia e irritazione. Emozioni che difficilmente vengono controllate e sfociano in violenza estrema", soprattutto nel caso di ragazzi che provengono da contesti, familiari e sociali, in cui "non si e' molto attenti ai loro bisogni psicologico-affettivi piu' che materiali". Gianni Biondi, psicologo clinico e psicoterapeuta, interpreta cosi' i recenti fatti di cronaca che hanno visto coinvolti giovani e giovanissimi, l'ultimo dei quali e' culminato con l'uccisione di un diciassettenne da parte di un coetaneo. "I ragazzi sono arrabbiati- prosegue Biondi- perche' sentono di stare perdendo qualcosa che non riescono a identificare, a cui non riescono a dare un nome. E hanno ragione- sottolinea lo psicoterapeuta- perche' questo ultimo anno li ha costretti a confrontarsi con uno sviluppo anomalo che ha creato frustrazione sociale e affettiva. Il senso del limite e' diventato esagerato: non si puo' uscire, non ci si puo' toccare, ci si incontra stando a distanza. Regole difficili da accettare per tutti, ma che per gli adolescenti sono molto piu' pesanti. Oltre a questo- prosegue Biondi- li abbiamo aggravati del peso dell'essere responsabili degli eventuali contagi di genitori e nonni.