mercoledì 28 aprile 2021

PROTEZIONE DA INFEZIONE DA SARS-COV2


Uno studio chiamato SIREN (SARS-Cov-2 Immunity and Reinfection Evaluation) condotto nel Regno Unito con l'obiettivo di valutare il rischio di reinfezione ha analizzato tra giugno 2020 e gennaio 2021 dati virologici ed immunologici di 25.661 operatori sanitari, di cui 8278 con precedente infezione da SARS-Cov-2, per la stragrande maggioranza anticorpo-positivi, e 17.383 sieronegativi che non erano stati precedentemente infettati. Una pregressa infezione da SARS-Cov-2 ha determinato una riduzione del rischio di reinfezione dell’84% (del 93% per le infezioni sintomatiche). È importante sottolineare che la variante nota come B.1.1.7 non sembra avere avuto effetto sui tassi di reinfezione. I risultati suggeriscono che l'infezione e lo sviluppo di una risposta anticorpale fornisce una protezione simile o addirittura migliore rispetto ai vaccini SARS-Cov-2 attualmente utilizzati. Il che è logico considerando che gli attuali vaccini inducono risposte immunitarie verso le proteine spike mentre l'infezione naturale induce anche risposte immunitarie mucosali e risposte contro gli altri numerosi componenti virali. Il SIREN si aggiunge a un numero crescente di studi, che dimostrano che l'infezione protegge contro la reinfezione, e probabilmente in modo anticorpo-dipendente. Tuttavia, il titolo protettivo verso il SARS-Cov-2 è ancora sconosciuto. La determinazione di un correlato di protezione sarebbe estremamente importante per la gestione dei pazienti e consentirebbe anche lo sviluppo di nuovi vaccini SARS-Cov-2 basati su studi immunologici piuttosto che su prove di efficacia di grandi dimensioni e costose, che stanno anche diventando estremamente difficili da eseguire.

F Krammer

 

Tratto da SANITÀ PUBBLICA | REDAZIONE DOTTNET | 23/04/2021 13:37

 

  

Nessun commento: