La vitamina D è un importante regolatore
dell'equilibrio del calcio. Inoltre, ha importanti effetti
sul sistema immunitario, inducendo direttamente peptidi antimicrobici sulle
superfici mucose e modulando la funzione dei linfociti T. Studi
osservazionali dell'era pre-pandemica hanno riscontrato un'associazione tra
bassi livelli di vitamina D e un aumentato rischio di infezioni delle vie
respiratorie. I risultati di studi randomizzati controllati sono
stati contrastanti,
ma due grandi meta-analisi hanno trovato alcune prove di
un effetto protettivo dell'integrazione di vitamina D contro le infezioni
del tratto respiratorio, in particolare negli individui carenti di vitamina
D. La vitamina D può aiutare a proteggere dal covid-19? A livello
meccanicistico, la vitamina D aumenta le difese antivirali contro altri virus
respiratori, come il virus dell'influenza A e il rinovirus. I dati
provenienti da studi
osservazionali suggeriscono che bassi livelli di 25-idrossivitamina D
(25(OH)D) possono essere un fattore di rischio per covid-19 grave. Tuttavia,
questa associazione potrebbe essere dovuta a causalità inversa o
confondimento : sia il covid-19 che la carenza di vitamina D sono
associati indipendentemente con obesità, vecchiaia (>65 anni) e sesso maschile,
per esempio. Due nuovi studi randomizzati collegati aggiungono prove tanto
necessarie a questa importante domanda.
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