domenica 18 dicembre 2022

ARTRITE REUMATOIDE E MALATTIE AUTOIMMUNI : PREVENZIONE E IPOTESI DI TERAPIA

 


Lo studio condotto dalla dott.ssa Tajik et al. identifica l'alterazione della barriera epiteliale intestinale come un evento principale che precede l'esordio dell'Artite Reumatoide. La zonulina (proteina che agisce sulle giunzioni tra gli enterociti regolando la permeabilità intestinale) è un fattore centrale in questo processo poiché riduce l’espressione delle proteine TJ intestinali, induce l'infiammazione della mucosa mediata dai linfociti T e controlla la trasmigrazione delle cellule immunitarie dall'intestino alle articolazioni.

Il prof Philippe Saas commenta con interesse lo studio sottolineando quanto l'integrità della barriera intestinale sia un punto di controllo per la transizione dall'autoimmunità asintomatica alla malattia infiammatoria. La composizione alterata del microbiota intestinale, denominata “disbiosi”, è associata a malattie autoimmuni tra cui l’artrite reumatoide.   L’artrite reumatoide (AR) è una patologia autoimmune cronica disabilitante, caratterizzata da sinovite delle piccole e grandi articolazioni che si manifesta con tumefazione, rigidità, dolore e progressiva distruzione articolare.

La malattia colpisce soprattutto il genere femminile (rapporto donne: uomini circa 3:1) e si sviluppa tra i 40 e i 60 anni, anche se può esordire a qualsiasi età. Diversi risultati supportano l'ipotesi che l'insorgenza dell'AR sia legata al microbiota intestinale, tuttavia, i meccanismi con cui la disbiosi microbica influenza il passaggio dall'autoimmunità asintomatica alla malattia infiammatoria non sono ancora chiari.¹

Philippe Saas, professore di Immunologia e Terapia Cellulare presso la University of Bourgogne Franche-Comté, Besançon, Francia, valuta con interesse lo studio condotto dalla dott.ssa Tajik et al. che identifica l'alterazione della barriera epiteliale intestinale come un evento principale che precede l'esordio dell'artrite reumatoide.

In particolare, l'interruzione della funzione di barriera intestinale si verifica prima dell'inizio della fase infiammatoria dell'artrite murina e umana autoimmune e segna il passaggio dall'autoimmunità all'infiammazione. La permeabilità dell'epitelio intestinale alle piccole sostanze dipende dalla regolazione delle giunzioni strette intercellulari (TJ). La tossina Zonula occludens (Zot o zonulina), un'enterotossina secreta dalle cellule epiteliali intestinali a seguito di stimoli provenienti da diete o microbiota, si è dimostrata un potente regolatore delle TJ e della funzione di barriera intestinale. La zonulina riduce l'espressione delle proteine TJ intestinali, induce l'infiammazione della mucosa mediata dai linfociti T e controlla la trasmigrazione delle cellule immunitarie dall'intestino alle articolazioni. Dunque, un aumento dei livelli sierici di zonulina è accompagnato da rottura della barriera intestinale, disbiosi e infiammazione.

Lo studio ha, quindi, valutato i livelli sierici di zonulina in due coorti indipendenti di pazienti: una con diagnosi già conclamata di AR e malattia manifesta, l’altra “pre-AR” con presenza di autoimmunità specifica per AR senza manifestazione della malattia. I livelli di zonulina sono risultati elevati nei due gruppi rispetto ai controlli sani. Per confermare ulteriormente la disfunzione della barriera intestinale durante lo sviluppo dell'AR, lo studio ha previsto la raccolta di biopsie della mucosa ileale da dieci pazienti con AR naïve e dieci pazienti con AR attiva già accertata. È stata rilevata una minore espressione delle proteine TJ occludina e claudina-1 nelle cellule epiteliali intestinali di questi pazienti rispetto ai controlli sani. Nessuna differenza, invece, è stata osservata tra i pazienti con AR di nuova insorgenza e quelli con AR conclamata.

Nel complesso, questi dati mostrano livelli aumentati di zonulina, ridotta espressione del complesso proteico TJ e ridotta funzione della barriera intestinale prima dell'insorgenza dell'artrite. Sulla base di questo modello in vitro, che suggerisce che l'aumento dei livelli di zonulina insieme a una ridotta permeabilità intestinale per lattulosio e FITC-Destrano (FD4) precedono l'insorgenza dell'artrite murina e umana, gli autori valutano la possibilità di un intervento che rafforzi la barriera intestinale e possa interrompere il passaggio dall'autoimmunità all'infiammazione e, quindi, inibire l'insorgenza dell'artrite.

Pertanto, come primo intervento, gli autori hanno migliorato ( in uno studio sui topi) la funzione di barriera intestinale mediante il trattamento con butirrato, che è stato descritto come avere effetti benefici sulla permeabilità intestinale. Il trattamento con butirrato nell'acqua potabile ha impedito l'aumento precoce della permeabilità intestinale per FITC-Destrano (FD4). Inoltre, il trattamento con butirrato  ha diminuito le concentrazioni sieriche di zonulina ed ha ridotto l’accorciamento dell'intestino tenue mediato dall'infiammazione. In ultimo, il trattamento con butirrato ha migliorato la funzione di barriera intestinale modulando i livelli di espressione dell'mRNA della proteina TJ. Questi dati indicano che il ripristino specifico dell'integrità epiteliale intestinale mediante il blocco della zonulina influisce sullo sviluppo dell'artrite.Come afferma e conclude il prof Philippe Saas, nel complesso l'integrità della barriera intestinale è un punto di controllo critico che regola la transizione dall'autoimmunità asintomatica alla malattia infiammatoria e prevenire e/o correggere la perdita della barriera può rappresentare una nuova strategia di trattamento nell'AR.

Tratto da DottNet Quaderni di Medicina Reumatologia  Novembre 2022

 

 


 

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