Dalla corretta idratazione al magnesio, ci sono vari e semplici modi per contrastare gli attacchi di emicrania - sia che se ne soffra cronicamente (almeno 15 attacchi al mese) sia in maniera episodica, tutti da provare: lo spiega Nada Hindiyeh, membro del comitato media della American Headache Society.
"Molti interventi non
farmacologici possono alleviare gli attacchi di emicrania", afferma
anche Lauren Natbony della Icahn School of Medicine del Mt. Sinai di New
York che ha appena pubblicato una review sull'emicrania sulla rivista
Current Pain and Headache reports. Ad esempio
1) il magnesio che, spiega Natbony, svolge un
ruolo chiave nella funzione muscolare e nervosa, può anche aiutare a
contrastare le attività cerebrali che causano l'emicrania. Alcune ricerche, ad
esempio una appena pubblicata sulla rivista Nutriens, suggeriscono che una dieta
troppo povera di magnesio può peggiorare l'emicrania e che l'assunzione di
questo integratore durante un attacco può aiutare a fermare i sintomi.
"Il magnesio è l'integratore più studiato per l'emicrania", afferma
Natbony.
2)un impacco fresco può aiutare, afferma Hindiyeh. "I nervi
coinvolti nell'emicrania si estendono alla testa e al collo - spiega. Un
impacco freddo può calmare le terminazioni nervose". Sebbene un
semplice impacco di ghiaccio premuto sulla testa o sul collo possa essere d'aiuto,
le capsule di gel freddo progettate specificamente per l'emicrania sono una
scelta migliore. Secondo uno studio pubblicato su Evidenced-Based Complementary
and Alternative and Medicine, gli impacchi freddi danno sollievo al dolore alla
testa in meno di 30 minuti.
Un altro rimedio utile nel
corso di un attacco è l'aria fresca, o uscendo a fare due passi o in casa,
spegnendo le luci e usando l'aria condizionata o un ventilatore. 3)"Stare
in una stanza fredda, buia e silenziosa spesso aiuta", dice Hindiyeh.
E ancora,
4) fare un sonnellino: quando un attacco di
emicrania è in atto, si può ottenere un sollievo ancora maggiore se si possono
chiudere gli occhi e fare un pisolino, dice Natbony. Infatti i disturbi del
sonno e l'emicrania sembrano essere interconnessi, come dimostra una
ricerca pubblicata sulla rivista Medicine. I ricercatori notano che più
attacchi di emicrania si verificano, peggiore è il sonno di una persona;
inoltre, la privazione del sonno è stata collegata a un aumento del dolore
percepito. "Un sonnellino, anche breve, può essere utile perché il sonno è
un antidolorifico naturale", afferma Natbony.
5)Aromaterapia - Secondo
Natbony, alcuni profumi, in particolare la lavanda e la menta piperita, sono un
altro rimedio naturale per i sintomi dell'emicrania. È possibile utilizzare questi oli essenziali in un
diffusore per aromaterapia a casa o portare con sé spray o roll-on. Alcuni
studi hanno dimostrato che l'aromaterapia con una serie di oli essenziali è
utile per ridurre il dolore, compreso quello provocato dagli attacchi di
emicrania.
6)Bere acqua - La disidratazione può scatenare l'emicrania e rendere gli attacchi più frequenti e gravi, come suggerisce una ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Neuroscience. Secondo esperti della Cleveland Clinic, quando si è disidratati il tessuto cerebrale può restringersi e allontanarsi leggermente dal cranio, esercitando una pressione sui nervi e causando dolore. Bere rapidamente un bicchiere d'acqua al primo segnale di un attacco di emicrania può aiutare a tenere sotto controllo i sintomi, dice Hindiyeh.
7)Dispositivi indossabili per
l'emicrania - Un'altra
opzione per fermare gli attacchi di emicrania senza farmaci è l'uso di
dispositivi indossabili che utilizzano una leggera corrente elettrica per stimolare
e desensibilizzare i nervi coinvolti nel dolore dell'emicrania, spiega
Natbony. Esistono diverse opzioni di questo tipo che hanno ricevuto l'ok della
Food and Drug Administration (FDA), tra cui Nerivio, Cefaly, Gammacore, SAVI
Dual e Relivion. "Sono un'eccellente opzione non farmaceutica e possono
essere utilizzati in combinazione con i farmaci o al loro posto",
afferma Natbony, aggiungendo che molti di questi dispositivi sono abbastanza
piccoli da poter essere portati con sé e utilizzati facilmente in viaggio.
Tratto da Neurologia,
Redazione Dottnet 13/03/2023
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