mercoledì 24 maggio 2023

ANTIBIOTICI NEL PRIMO ANNO DI VITA

 


L'uso di antibiotici durante il primo anno di vita del neonato esercita una forte influenza sul suo microbiota intestinale, con un impatto particolarmente negativo sulla componente bifidobatterica. A causa della loro elevata abbondanza in questo periodo di vita, i bifidobatteri rivestono un ruolo importante nello sviluppo generale del bambino, e c'è motivo di credere che l'alterazione del microbiota intestinale neonatale associata agli antibiotici, e soprattutto all’amoxicillina, possa avere conseguenze a lungo termine sulla salute dell’individuo. Lo studio clinico Antibiotics in early life associate with specific gut microbiota signatures in a prospective longitudinal infant cohort, pubblicato su Pediatric Research del gruppo Nature nel 2020, ha analizzato 163 campioni fecali provenienti da 40 neonati di 2,3 mesi di età media, di cui 22 erano stati trattati con amoxicillina o macrolidi nel followup prudenziale dopo un’infezione da virus sinciziale respiratorio.  Un singolo ciclo di amoxicillina o macrolidi ha provocato l'aberrazione del microbiota del neonato caratterizzato dalla variazione dell'abbondanza di bifidobatteri, enterobatteri e clostridi, che è durata diversi mesi. Il recupero dagli antibiotici è stato associato ad un aumento dei clostridi; inoltre, l'uso di antibiotici ha indotto alterazioni dei profili microbiotici associate a condizioni infiammatorie. Si ritiene che i bifidobatteri neonatali guidino il corretto sviluppo del sistema immunitario, attraverso il contatto diretto con le cellule dell’ospite all'interfaccia della mucosa intestinale. Infatti, l'uso di antibiotici durante il primo anno di vita è stato collegato ad un aumento del rischio di allergia al latte vaccino, asma, eczema, raffreddore da fieno, respiro sibilante, atopia e malattie infiammatorie intestinali.  Oltre agli effetti immunologici, il microbiota intestinale della prima infanzia sta emergendo come un fattore importante nella regolazione della fisiologia generale dell'ospite, in particolare del metabolismo; è stato riscontrato che la scarsa abbondanza di bifidobatteri durante i primi mesi di vita è associata a un aumento indice di massa corporea nella tarda infanzia, aumentando la suscettibilità al sovrappeso e all’obesità indotte dalla dieta in età più avanzata.  Esistono delle ipotesi di trattamento di sostegno alla disbiosi da antibiotici. Gli studi indicano che il microbiota infantile può essere più fragile di quello dei bambini più grandi in relazione agli effetti degli antibiotici, poiché sia l'amoxicillina che i macrolidi hanno avuto effetti simili e molto persistenti.

 

Tratto da MedNews Care Aprile 2023

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