Le infezioni delle vie respiratorie superiori (URTI) sono molto diffuse nella popolazione pediatrica e rappresentano circa il 90% delle infezioni respiratorie totali in tutto il mondo; è comune che un bambino abbia da 5 a 8 episodi all'anno, soprattutto nei primi 5 anni di vita. Queste condizioni sono la ragione principale per cui si richiede una consulenza con un medico di base, con un tasso di ricovero ospedaliero superiore all'1%. Le URTI sono scatenate da diversi agenti infettivi, principalmente virus respiratori. I sintomi solitamente raggiungono il picco in 3-5 giorni, si risolvono entro 14 giorni e includono congestione e secrezione nasale, mal di gola, arrossamento o secrezione dagli occhi, tosse, raucedine, irritabilità, diminuzione dell'appetito, disturbi del sonno e febbre. La febbre, in particolare, è una caratteristica comune nei pazienti affetti da URTI, con un impatto sostanziale sul benessere del bambino e sulle attività fisiche e scolastiche. Inoltre, è una potenziale fonte di preoccupazione sia per i medici che per gli operatori sanitari ed è associata a un uso aumentato, e talvolta inappropriato, di antibiotici. Attualmente, non esiste un trattamento di routine basato sull'evidenza per le URTI. L'uso di antipiretici riduce transitoriamente la temperatura corporea ma non ha alcun effetto sulla durata complessiva della febbre. Gli antibiotici sono efficaci solo in un numero limitato di URTI. Negli ultimi decenni, la somministrazione di probiotici è emersa come un nuovo potenziale approccio alla gestione delle malattie infettive.