giovedì 2 ottobre 2025

Troppo tempo davanti ai video può alterare lo sviluppo cerebrale in adolescenza

 


L'uso eccessivo di schermi comporta un rischio di disturbi mentali come la depressione durante l'infanzia e l'adolescenza. Il problema è legato alla carenza di sonno: è quanto emerge da uno studio dell'Università di Pittsburgh pubblicato su JAMA Pediatrics, secondo cui
l'associazione tra l'uso di schermi e il maggior rischio di disturbi depressivi è determinata da un sonno più breve e da una peggiore organizzazione della materia bianca del cervello durante la fase cruciale dello sviluppo cerebrale che si ha nell'adolescenza. Nello studio, i ricercatori hanno analizzato oltre 1.000 indagini in cui agli adolescenti è stato chiesto di stimare quanto tempo trascorrono ogni giorno davanti agli schermi e quanto dormono in media ogni notte. Le scansioni cerebrali dei partecipanti hanno rivelato che le connessioni della materia bianca tra le regioni del cervello che controllano la regolazione delle emozioni, la memoria e l'attenzione erano più deboli e disorganizzate negli adolescenti che trascorrevano più tempo sul telefono o sul tablet e non dormivano a sufficienza , più simili a sentieri tortuosi in una foresta che a un'autostrada a otto corsie. Questi adolescenti avevano anche punteggi di depressione più elevati, suggerendo che l'intersezione tra il tempo trascorso davanti allo schermo e la qualità del sonno potrebbe essere la chiave per una migliore funzione cerebrale e salute mentale.

domenica 7 settembre 2025

Vaccini e disbiosi

 


I vaccini rappresentano un'arma fondamentale per limitare la diffusione delle malattie infettive e proteggere le popolazioni vulnerabili dalle infezioni. La risposta al vaccino dipende da diversi fattori, sia propri dell'ospite sia ambientali. Recentemente se si è ipotizzato un ruolo del microbiota intestinale e della disbiosi intestinale nella risposta al vaccino, con
individui disbiotici che mostrano minori tassi di risposta . Per questo alcuni ricercatori hanno condotto uno  studio , i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista  Critical Reviews in Microbiology , basandosi sull'ipotesi che la modifica dei costituenti dietetici possa modulare la composizione del microbioma intestinale, che, a sua volta, può alterare le risposte al vaccino. Le risposte vaccinali dipendono sia da fattori dell'ospite sia ambientali. I primi coinvolgono patrimonio genetico, sesso, età, immunità preesistente, anticorpi materni, stato nutrizionale e stato di salute, mentre i fattori ambientali includono tipo di vaccino, dose, modalità di somministrazione e adiuvanti, ma anche dimensioni della famiglia, posizione geografica, variazione stagionale, condizioni igieniche e sanitarie. Tra i fattori dell'ospite, recentemente, è stato menzionato anche il microbiota intestinale: esso influenza lo sviluppo e la funzionalità del sistema immunitario, con un probabile impatto sull'immunocompetenza e sulla risposta ai vaccini.  Una comunità microbica bilanciata, ovvero il mantenimento dell'eubiosi intestinale, è fondamentale per garantire una salute ottimale del sistema immunitario e massimizzare le risposte immunologiche specifiche agli agenti vaccinali. L'eubiosi intestinale, caratterizzata da una maggiore diversità microbica con una predominanza di microbi benefici, promuove l'integrità della barriera intestinale, attenua l'infiammazione e promuove l'omeostasi immunitaria.  Tra i diversi fattori determinanti della composizione del microbioma intestinale, la dieta è quella più importante .

martedì 5 agosto 2025

BUONE VACANZE

La Redazione del Blog augura ai suoi lettori 

Buone Vacanze!

mercoledì 16 luglio 2025

La qualità del sonno è fondamentale

 




La dieta e l’esercizio fisico sono importanti per mantenersi in forma, ma altrettanto importante è il sonno. In un articolo di Ron Grisanti si sottolinea come la privazione cronica di sonno non sia una semplice stanchezza, ma un fattore di rischio silenzioso per gravi patologie come ictus, infarto, diabete e declino cognitivo.


Non solo ore, ma qualità: le due fasi chiave del sonno
La ricerca moderna ha identificato due momenti cruciali in cui il corpo esegue processi di riparazione impossibili da svegli.
Sonno Profondo (a onde lente): Questa è la fase della riparazione fisica. Durante questo stadio il corpo:
Ripara i muscoli e rafforza le ossa.
Bilancia gli ormoni, come quello della crescita e il testosterone.
Elimina le tossine metaboliche, come le proteine beta-amiloidi legate all'Alzheimer.
Regola la pressione sanguigna e la glicemia.
Potenzia il sistema immunitario.
Sonno REM (Rapid Eye Movement): Questa è la fase dedicata al reset mentale. Durante lo stadio REM il cervello:
Consolida i ricordi a lungo termine.
Migliora la concentrazione, la creatività e la stabilità emotiva.
I rischi del "debito di sonno"
 Trascurare costantemente il sonno di qualità porta a un "debito" biologico con conseguenze severe. La mancanza di sonno profondo e REM è associata a:

  • Danni cardiovascolari: Aumento del rischio di infarto fino al 48%.
  • Declino cognitivo: Triplica il rischio di demenza e Alzheimer.
  • Problemi metabolici: Peggiora l'insulino-resistenza e favorisce l'aumento di peso.
  • Salute mentale: Raddoppia il rischio di depressione e ansia.
  • Mortalità precoce: Aumenta del 30-50% il rischio di morte prematura.

domenica 29 giugno 2025

BAMBINI AL SOLE


Dermatologi e Pediatri della WHAD&P fanno chiarezza sulla fotoprotezione pediatrica e presentano le Linee di indirizzo per un approccio globale, con gli stili di vita da seguire ei filtri da usare, per garantire efficacia e sicurezza. Che l'esposizione alla luce solare abbia effetti benefici sulla salute di grandi e piccini è un dato di fatto: la produzione della vitamina D da parte della pelle stimolata da raggi UV ne è solo un esempio. Tuttavia, è altrettanto vero che esporsi al sole senza fotoprotezione in orari inappropriati può provocare non pochi danni che, nel caso dei bambini, si ripercuotono anche sulla salute in età adulta. Per questo, la World Health Academy of Dermatology and Pediatrics (WHAD&P), grazie al contributo di un panel di esperti dermatologi e pediatri internazionali, ha deciso di realizzare le
Linee di Indirizzo sulla Fotoprotezione Pediatrica ”, un documento che, sulla base delle più recenti evidenze scientifiche, presenta un approccio globale, con gli stili di vita da seguire ei filtri da usare, per garantire efficacia e sicurezza. La radiazione ultravioletta è responsabile non solo di potenziali danni cutanei acuti, quali l'ustione solare e le fotodermatiti, ma anche e soprattutto di danni a lungo termine, come l'insorgenza di tumori cutanei e il photoaging. Il melanoma cutaneo, in particolare, sembra più facilmente correlato alle esposizioni intense e intermittenti che spesso causano ustioni solari, soprattutto a quelle avvenute nell'età pediatrica. I bambini, infatti, sono più suscettibili sia alle scottature solari, che ai danni a lungo termine, poiché le loro difese naturali sono meno efficienti, la pelle è più sottile e la melanina meno rappresentata.

lunedì 16 giugno 2025

PFAS NEI PRODOTTI AD USO QUOTIDIANO

 


Un'inchiesta condotta da Altroconsumo
, insieme a otto associazioni di consumatori internazionali, ha rivelato che il 30% di 229 prodotti di uso quotidiano contiene PFAS, e il 21% presenta PFAS non conformi con la normativa UE attuale o in vigore dal 2026. Altroconsumo chiede misure urgenti a livello europeo per la tutela dei consumatori. Con il termine PFAS si fa riferimento a circa 10mila sostanze chimiche utilizzate per rendere i prodotti idrorepellenti, antiaderenti, antimacchia. Definiti "inquinanti eterni", perché si accumulano nell'ambiente, sono pericolosi anche per la salute, poiché possono compromettere la fertilità, il sistema immunitario ed endocrino, favorendo disturbi metabolici e aumentare il rischio di tumori . Presenti in imballaggi tramite, utensili da cucina e tessuti, si accumulano nell'organismo acqua, cibo, polvere e contatto diretto. Alcune di queste molecole, come il PFOA ei PFOS, sono state vietate o limitate, a livello internazionale proprio per la loro pericolosità, ma altre continuano ad essere utilizzate. L'analisi ha coinvolto diverse categorie di prodotti, tra cui tessili per cucina, arredamento, articoli per la cura della persona e materiali a contatto con alimenti.

sabato 7 giugno 2025

Cereali a colazione per i bimbi, nutrono davvero?

 

 


Il valore nutrizionale dei cereali per la prima colazione destinati ai più piccoli, è messo in dubbio da un'analisi di 1200 prodotti lanciati sul mercato dal 2010 al 2023 che ha rivelato aumento di grassi, sodio e zuccheri, oltre a una diminuzione di proteine e fibre.  Pubblicata su Jama Network Open, l'analisi è stata diretta da Shuoli Zhao della University of Kentucky. I cereali per bambini contengono alti livelli di zuccheri aggiunti, con una singola porzione che supera il 45% del limite giornaliero raccomandato dall'American Heart Association per i bambini.   Per capire le tendenze nella composizione dei cereali i ricercatori hanno analizzato 1200 cereali per la prima colazione per i bambini.

 È emerso che per molti prodotti a cambiare è stato il packaging, mentre le nuove formulazioni nutrizionali sono state le meno frequenti. Tuttavia si è visto che in media il contenuto totale di grassi per porzione è aumentato del 33,6%, passando da 1,13 grammi nel 2010 a 1,51 nel 2023. Il contenuto di sodio ha evidenziato un aumento del 32,1% durante il periodo di studio (da 156 milligrammi a 206,1). I carboidrati totali hanno mostrato un andamento relativamente stabile passando da 27,32 grammi a 28,45 nel 2023.