Abbiamo già parlato dei traumi,
differenziandone le diverse conseguenze ed accennando alle
possibilità che
l'omeopatia ha nel loro trattamento. Vediamo ora, in dettaglio, quali
sono i rimedi omeopatici più utilizzati in
questo campo.
Apis
Viene preparato facendo macerare nell’alcol le api intere. È un rimedio
molto utile quando, in seguito ad una contusione articolare (ginocchio
caviglia, dita delle mani....), si ha un versamento. La parte interessata
diventa edematosa ed arrossata. Il paziente lamenta dolori pungenti, peggiorati
dal movimento, dal contatto e dal caldo, mentre il freddo (ghiaccio) arreca un
pronto sollievo. Va dato subito dopo Arnica e molto frequentemente (30-60
minuti) sino a quando non si notano i primi miglioramenti. Successivamente verrà
mantenuta una frequenza di 2-3 volte al dì.Posologia: 30 CH 4 granuli. Se si è indecisi tra Bryonia ed Apis (molto
simili) è utile alternarli.
Arnica
È una pianta molto conosciuta, appartiene alla famiglia delle Composite,
la possiamo osservare facilmente in ambiente montano. È molto utile tutte le
volte che c’è un
trauma. Caratteristica la sensazione di indolenzimento e di contusione con
iperestesia al tatto della zona colpita. Possono esserci ecchimosi ed
emorragie. Ogni sintomo è peggiorato dal contatto, dalla pressione o dallo
sforzo fisico. La posologia varia molto a secondo dell’entità del trauma. Importante è somministrare il
medicinale il prima possibile.
Le diluizioni più utilizzate
vanno dalla 9 alla 30 CH (4 granuli anche ogni 30’ da distanziare a seconda
del miglioramento). In caso di trauma con forte spavento a cui segue una
modificazione psico-comportamentale utilizzare alte diluizioni (30-200 CH) in
tubo dose
Bellis perennis
È la margheritina, erba della famiglia delle Composite, che possiamo
trovare nei prati e nei pascoli di tutta Europa. Molto simile ad Arnica per la
sensazione di ammaccatura. È molto utile nel trattare i traumi del seno, dell’addome
e della pelvi. Nelle altre sedi può essere usata se Arnica non ha dato i
risultati sperati.
Posologia: 30 CH 4 granuli 3 volte al dì.
Bryonia
La brionia è una pianta della famiglia delle Cucurbitacee. In omeopatia è
utilissima per numerose patologie. In traumatologia la ricordiamo per la sua
utilità (assieme ad Apis) nel
trattare l'idrarto post-traumatico. Questa condizione è di solito ad insorgenza
progressiva. L'articolazione appare edematosa, calda ed arrossata, il malato è di solito assetato. I
sintomi peggiorano con il minimo movimento mentre il calore locale e la forte
pressione (fasciatura compressiva) sono di sollievo.
Posologia: 7-9 CH 4 granuli 2-3 vv/die. Se si è indecisi tra Bryonia ed
Apis (molto simile) è utile alternarli entrambi.
Calcarea phosphorica
È un rimedio minerale: il fosfato neutro di calcio. Viene usato nelle
fratture e si differenzia da Symphitum perchè rispetto a quest’ultimo viene
utilizzato in un secondo tempo, qualora si riscontri un ritardo nella
formazione del callo osseo.
Posologia: 9-15 CH 4 granuli per 2 volte al giorno
Hypericum
L'iperico è una pianta della famiglia delle Ipericacee. Deve il suo nome
alle foglie cosparse di miriadi di sacche secretrici traslucide che sembrano
piccoli forellini (mille-pertuis). La principale caratteristica del rimedio
omeopatico è la sua affinità per il tessuto nervoso. Risulta utile nei traumi
delle zone ricche di innervazione (polpa dentaria, punta dita, coccige…).I
dolori sono acuti, pungenti ed intollerabili. Si può avere irradiazione lungo
il tragitto del nervo. Il peggioramento avviene con il più piccolo contatto o
scossa.
Posologia: 9-30 CH 4 granuli, 2-3 vv/die
Dr. Giulio Viganò, pediatra, Milano
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