I traumi
sono un evento molto frequente, soprattutto in età pediatrica. A seconda della
sede e della gravità va valutata la necessità di recarsi dal proprio Medico di
fiducia o in Pronto Soccorso, per eseguire indagini appropriate.
L’omeopatia
è usata con successo sia come unica terapia sia in associazione a trattamenti
convenzionali, qualora la situazione lo richiedesse. Grazie ai medicinali
omeopatici possiamo ridurre l’incidenza di emorragie, di dolore e facilitare
una pronta guarigione.
I traumi
possono causare conseguenze differenti a seconda della struttura e della sede
che colpiscono. Elenchiamo di seguito le più frequenti.
Contusioni
Sono la
classica “botta”, ovvero l’esito di un evento traumatico che, pur non provocando una lacerazione della pelle,
comprime e schiaccia i tessuti molli sottostanti.
La
conseguenza principale è la rottura dei vasi sanguigni con formazione di
ecchimosi (livido). L’intensità del trauma e le sue conseguenze possono essere
diverse: si va da quello più lieve o di I grado con la formazione di un
semplice livido, a quello più intenso (II grado) che esita in un ematoma, a
quello più grave (III grado) che causa necrosi (morte) dei tessuti.
I
medicinali omeopatici più usati sono:
- Arnica: appena possibile. Riduce l’ecchimosi e il dolore
- Bellis perennis: utile nei traumi del seno, del coccige o del bacino
- Ledum palustre: se la struttura interessata è l’occhio
- Hypericum perforatum: quando la zona colpita è riccamente innervata (coccige, dita, unghie, orecchio…)
Distorsione
È l’esito
di un traumatismo di un articolazione. In tal caso si ha l’allungamento o la
rottura dei legamenti interessati con comparsa di dolore e tumefazioni locali.
Spesso il paziente non riesce a muovere l’articolazione colpita e necessità di
un a radiografia per escludere una frattura.
I
medicinali omeopatici più utili sono:
- Ruta graveolens: utile nella fase acuta
- Rhus toxicodendrum: se dopo la fase acuta si ha persistenza di dolore che migliora con il movimento lento e continuo
Frattura
Si
intende un’interruzione dell’integrità dell’osso.. Nella zona del trauma si
possono evidenziare tumefazione, spostamento dei segmenti ossei e soprattutto
dolore persistente , anche dopo l’assunzione di analgesici. Il paziente non
riesce a muovere la parte colpita. In tali
casi è sempre necessario eseguire una radiografia per appurare l’esistenza
della frattura e la sua entità. In alcuni situazioni, soprattutto nei bambini,
la frattura può essere a “legno verde” e passare inosservata. Tale possibilità
deve essere considerata quando il dolore persiste invariato per alcuni giorni
dopo il trauma. La radiografia è comunque dirimente. I medicinali omeopatici
più utilizzati per accompagnare la guarigione sono:
- Arnica: subito per alleviare il dolore
- Symphytum: dolore osseo nel punt della frattura. Favorisce la formazione del callo osseo
- Calcarea phopshorica: favorisce la formazione del callo osseo
Idrarto
post-traumatico
È la
conseguenza di un trauma ad un’articolazione. Si manifesta con gonfiore
persistente della zona colpita e dolore. E’ dovuto alla presenza di liquido
sieroso nello spazio chiuso, delimitato dalla capsula articolare. Ogni
articolazione può esserne interessata, anche se la più colpita è quella del
ginocchio.
L’omeopatia
può aiutarci con:
- Apis: idrarto con dolore pungente migliorato dal freddo
- Bryonia: utili negli esiti quando persiste il dolore che peggiora con il movimento
Ferite
Possiamo
considerare le più frequenti:
Lacerazioni: caratterizzate da margini
irregolari e strappati. Bisogna lavare bene la zona con acqua bollita e
Calendula TM (25 gocce in un bicchiere d’acqua). Se è presente sanguinamento
applicare una garza sterile, esercitando una certa pressione per circa 15
minuti.
Tagli: sono una ferita causata da un
oggetto affilato in cui la lunghezza è maggiore della profondità
Abrasioni: sono una ferita superficiale
dovuta a raschiamento o sfregamento di una zona cutanea o mucosa. Anche in
questi caso è utile trattare la zona con acqua e calendula , dopo opportuna
disinfezione.
I
medicinali omeopatici più utili nelle ferite sono:
- Staphysagria: accelera la cicatrizzazione delle ferite causate da oggetti affilati
- Silicea: in caso di sospetto di detriti profondi all’interno della ferita, quando la cute si è già rimarginata
- Ledum palustre: per le ferite pentanti da strumenti a punta che posso dare infezioni (es. chiodo nel piede)
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