E’ stato già sottolineato come abbia un senso assecondare la
variazione del desiderio degli alimenti
a cui si assiste durante la gravidanza. Questo perché i “gusti e disgusti” spesso
hanno il significato di rispondere a precise esigenze dell’organismo
materno ed in particolare di
QUELL’ORGANISMO , in quella particolare situazione ambientale ed in quel periodo della sua vita.
E’ importante registrare queste variazioni anche perché possono aiutarci a
scegliere quel medicinale DI TERRENO, ossia di riequilibrio dell’organismo materno e
di conseguenza dell’organismo fetale e
neonatale.
I DISGUSTI
La fatica ad assumere ed a digerire il latte la mattina può
indicare SEPIA . Il disgusto verso il caffè è abbastanza comune durante la
prima parte della gravidanza. Quando è
particolarmente intenso può essere una caratteristica di CALCAREA
CARBONICA. Il fastidio nei confronti del fumo di tabacco proprio o altrui
può condurre verso IGNATIA. La difficoltà nel tollerare e digerire gli alimenti grassi
è proprio di PULSATILLA La scarsa
voglia di alimenti carnei associata a gonfiore addominale può indicare LYCOPODIUM
o CHINA
VENIAMO AI DESIDERI
Desiderio di cibi acidi o amari ( cetriolini o succo di
pompelmo ad esempio) può far pensare a SEPIA. Desiderio di alimenti salati o
di pesce : NATRUM MURIATICUM .
Desiderio di cibi speziati o molto sapidi: NUX
VOMICA . Grande desiderio di dolci per calmare una certa tendenza alla
ansia ed alla frettolosità fa pensare ad
ARGENTUM NITRICUM.
Certamente tutto questo non è condizione sufficiente alla
scelta di un medicinale, ma può
confermare una prescrizione o chiarire situazioni poco chiaramente definite.
E’ quindi importante per la gestante
osservare queste situazioni, assecondarle ed
annotarle per riferirle poi al medico curante.
Dott. Gabriella Maggi, Specialista in Ostetricia e
Ginecologia
Specialista in Endocrinologia Sperimentale
Esperta in Omeopatia
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