domenica 24 maggio 2015

SIAMO ARRIVATI ALLA PREPARAZIONE DEL PARTO

Prima di parlare del corpo vale la pena di lasciare un po’ di spazio alle emozioni perché:
liberamente tratto dal libro “Diario della gravidanza di Marcella Marcone e Nicoletta Polla Mattiot“ avere un figlio resta una scelta definitiva, l’unica rimasta in un panorama di opzioni sempre reversibili.
Le nostre vite sono, rispetto a due generazioni fa, più versatili, provvisorie, varie, affollate e flessibili.
Partorire resta forse l’unica dimensione  del  “per sempre” che resta immutabile nel tempo.
La metamorfosi   fisica è segno del mutamento psichico.
 Soltanto che il corpo a termine di gravidanza torna in breve tempo quello di prima, l’identità cambia irreversibilmente con la maternità.  Mai più uno ma due.
Avere un figlio è la resa assoluta, la più incondizionata di un essere ad un altro. Bisogna essere forti, adulti ed ottimisti abbastanza per reggere la sfida della dipendenza.
I cambiamenti psicologici che avvengono nel corso della gravidanza sono reali tanto quelli fisici ma vengono spesso trascurati. Anche se alcuni sono così evidenti da non poter passare inosservati vengono attribuiti in modo generico all’instabilità dell’umore, all’emotività.

In realtà, se ci si ascolta, si può osservare a volte una maggiore facilità nel passare dal riso al pianto, un maggiore distacco rispetto alle cose che solitamente coinvolgono (lavoro, hobbies, rapporti con gli altri.) ed il pensiero più frequentemente rivolto al bambino, al suo benessere ed al parto.”
Questo perché la donna durante la gravidanza inconsapevolmente ritorna un po’ se stessa nell’utero della sua mamma e se stessa piccola con la sua mamma. Rivive così l’inevitabile conflittualità che le ha permesso di crescere.
Una metabolizzazione positiva di questo conflitto ( più o meno presente) permette di vivere meglio il proprio parto, ossia il distacco fisico dal bambino e la capacità di riconoscerlo come altro da sé.
Questo permette di soddisfare i suoi bisogni rispettando i suoi tempi, i suoi ritmi e la sua originalità.
Il medicinale omeopatico di fondo, scelto in base alle caratteristiche fisiche e psichiche di ogni donna può favorire questa rielaborazione profonda.
(continua)

Dott. Gabriella Maggi
Specialista in Ostetricia e Ginecologia
Specialista in Endocrinologia Sperimentale , Esperta in Omeopatia
Milano


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