Cari lettori, ben ritrovati. Siamo all’inizio di un nuovo
anno scolastico e anche questo inizio porta con se nuovi dibattiti educativi,
uno degli ultimi: smartphone a scuola, sì o no? Ritorno oggi su un tema a me molto
caro, sul quale lavoro e studio fin dall’inizio della mia attività clinica:
relazioni online e offline, educazione digitale, ambiente virtuale. Il
dibattito avviato dal nostro ministro dell’istruzione rischia, come al solito,
di diventare una lotta di classe, tra la fazione del “sì” e quella del “no”. Ma
un argomento così articolato e complesso non può essere ridotto ad un sì o un
no, non facciamoci ingannare. Mi piacerebbe, quindi, provare ad andare alla
base di quella che si chiama “educazione digitale”. E mi chiedo con voi che senso abbiano queste
parole. Potremmo parlare di educazione “al” digitale, nel caso intendessimo
insegnare ai nostri ragazzi e a noi stessi come utilizzare gli strumenti che la
ricerca tecnologica ci mette a disposizione. Ma ci rendiamo conto che questo
sarebbe troppo riduttivo: i ragazzi forse conoscono già le funzionalità dei
vari modelli di smartphone e comunque imparerebbero ad utilizzarli con
semplicità, ma per cosa li utilizzano, a quale scopo, questo è quello che
interessa a chi vuole educare. Senza la preposizione, educazione rimane
educazione.
lunedì 25 settembre 2017
domenica 17 settembre 2017
VARICELLA
La varicella è una malattia infettiva, molto comune
nell’infanzia , causata da un virus della famiglia Herpes.
Il decorso è solitamente benigno con febbre, malessere e comparsa di un’eruzione a ondate successive
inizialmente maculo-papulosa, indi vescicola e nella fase di guarigione in
crosta.
L’incubazione è compresa tra 11 e 15 giorni e la
contagiosità inizia con l’apparire delle lesioni e si conclude allorchè le lesioni si trasformano in croste , la
durata della fase conclamata è di circa 8/12 giorni.
La terapia omeopatica è molto utile nella fase conclamata per ridurre il prurito e
le complicanze.
E’ inoltre molto importante
nella fase di convalescenza, poiché la fase di immunodepressione
conseguente all’infezione rende il bambino molto vulnerabile alle infezioni
virali presenti nelle comunità infantili.
La varicella contratta naturalmente da immunità duratura , solitamente per tutta la vita.
TERAPIA OMEOPATICA NEL PERIODO ESANTEMATICO:
RHUS TOXICODENDRON : è il Sommaco Velenoso, pianta delle
Anacardiacee, che contiene un lattice irritante per la pelle.
Si consiglia all’apparire delle vescicole , circondate da un
alone arrossato , contenenti un liquido chiaro .
Il prurito è intenso e migliorato da applicazioni calde.
Va utilizzato alla 15CH , 3-5 granuli frequentemente nei
primi due giorni , indi tre volte al dì fino a che non prevalgono le croste .
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lunedì 11 settembre 2017
Vaccini: quali fare per ciascuna età. Tutte le scadenze
Riportiamo qui di seguito gli obblighi per ciascuna
fascia di età, dopo il recente Decreto Legge Lorenzin.
Ai
nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate le vaccinazioni contenute nel
Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascun anno di nascita. Le vaccinazioni
rese obbligatorie per l’iscrizione a scuola devono essere tutte obbligatoriamente
somministrate ai nati dal 2017. Ai nati dal 2001 al 2016 devono essere
somministrate le vaccinazioni contenute nel Calendario Vaccinale Nazionale relativo
a ciascun anno di nascita. Ecco le vaccinazioni da fare per anno di età;:
-
NATI DAL 2001 AL 2004: devono
effettuare (ove non abbiano già; provveduto) le quattro vaccinazioni già
imposte per legge (anti-epatite B; anti-tetano; anti-poliomielite;
anti-difterite) e l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia,
l'anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, raccomandate
dal Piano Nazionale Vaccini 1999-2000.
- NATI
DAL 2005 AL 2011: devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni
già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia,
l’antipertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, previsti dal Calendario
vaccinale incluso nel Piano Nazionale Vaccini 2005-7.
-
NATI DAL 2012 AL 2016: devono
effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche
l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus
influenzae tipo b, previste dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale
Prevenzione Vaccinale 2012-2014.
-
NATI DAL 2017: devono effettuare,
oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo,
l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae
tipo b e l’anti-varicella, previste nel nuovo Piano Nazionale Prevenzione
Vaccinale 2017-2019.
domenica 3 settembre 2017
Quanto dormire ?
Qual è il numero giusto di ore da dormire? In realtà non esiste una
regola universale che scandisce il nostro tempo tra le braccia di Morfeo,
quanto piuttosto una raccomandazione in base all’età. Tra i 4 e i 12 mesi è il
periodo in cui possiamo dormire di più con 12-16 ore di sonno al giorno, mentre
da adulti basta riposare per 7 ore soltanto. A ricordarlo sono i Centers for
diseases control (Cdc) americani sul loro sito, che mettono in guardia anche
contro gli effetti deleteri del fumo.
Per ogni fascia d’età dunque c’è un numero di ore raccomandate. Secondo
l’Accademia americana della medicina del sonno: dopo il primo anno di vita, in
cui il sonno, con i pisolini diurni inclusi, occupa la gran parte della
giornata, si va progressivamente calando. Tra 1-2 anni bisognerebbe dormire
11-14 ore al giorno e 10-13 ore in età prescolare, tra i 3 e 5 anni, sempre con
i sonnellini inclusi. Si scende a 9-12 ore tra i 6 e 12 anni, per poi calare
ancora durante l’adolescenza, a 8-10 ore tra i 13 e 18 anni. Una volta adulti,
ne bastano 7.
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