Il nuovo coronavirus "clinicamente non esiste più" ed
"ha perso la sua potenza di fuoco iniziale", tanto che attualmente i pazienti
si presentano in condizioni meno gravi ed il decorso della malattia è più
leggero. A sostenere che il SarsCov2 abbia cambiato volto, perdendo molta
della sua virulenza, sono gli esperti Alberto Zangrillo (nella
foto) e Matteo Bassetti. Ma tale fotografia rischia di essere fuorviante
secondo lo pneumolgo Luca Richeldi, componente del Comitato scientifico, che
avverte: "il virus circola ancora ed è sbagliato dare messaggi
fuorvianti". Ed anche per il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa
è "un messaggio sbagliato che rischia di confondere gli italiani".
Ad accendere il dibattito sono le dichiarazioni di Zangrillo, direttore
della terapia intensiva del San Raffaele di Milano: "Clinicamente il nuovo
coronavirus non esiste più. Circa un mese fa - ha sostenuto - sentivamo
epidemiologi temere per fine mese o inizio giugno una nuova ondata e chissà
quanti posti di terapia intensiva da occupare. In realtà il virus dal punto di
vista clinico non esiste più. Qualcuno terrorizza il Paese". E che il
virus non sia più lo stesso lo sostiene pure il direttore della clinica
di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti,
partendo dalla sua esperienza sul campo.
Il virus "potrebbe ora essere
diverso: la potenza di fuoco che aveva due mesi fa non è la stessa potenza di
fuoco che ha oggi. Da medico che è sul campo - afferma - dico che i malati di
ora sono diversi da quelli di due mesi fa: prima i pazienti avevano una
condizione molto più grave, ora meno. E' cioè evidente che oggi la malattia
Covid-19 è diversa, perchè la sua presentazione clinica ed il suo decorso sono
più lievi" e da "circa 4-5 settimane, i pazienti che vediamo non sono
più casi così gravi come a marzo e ad aprile".
Tratto da
INFETTIVOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET |
31/05/2020
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