Una volta protetti gli anziani e le categorie più
fragili con il vaccino, anche se si registrassero più contagi tra la
popolazione giovane non dovremmo necessariamente chiudere" "Si è parlato di istituire una soglia di 250 casi ogni 100mila
abitanti sulla base della quale determinare le zone rosse e stabilire le
eventuali chiusure. Non credo sia questo il giusto criterio, perché una volta protetti gli anziani e le categorie più fragili con il
vaccino, anche se si registrassero più contagi tra la popolazione giovane
non dovremmo necessariamente chiudere". Lo ha affermato il
viceministro alla Salute Pierpalo Sileri a 'Di Martedì' ieri sera su
La7."Si chiude - ha sottolineato Sileri - quando il servizio sanitario
nazionale è sotto pressione e quando le terapie intensive si riempiono oltre il
livello di guardia. Se sarà approvato a fine mese il vaccino di
AstraZeneca, potremmo avere dosi a sufficienza per vaccinare i nostri anziani e
ridurre sensibilmente la pressione sugli ospedali". A quel punto, ha
concluso, "una riapertura graduale delle attività oggi sospese non
sarà solo un'opzione. Sarà un nostro preciso dovere"
INFETTIVOLOGIA | REDAZIONE DOTTNET | 13/01/2021
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