martedì 31 maggio 2022

Siamo di fronte a un’emergenza salute mentale: gli effetti della pandemia su bambini e ragazzi


I problemi del neurosviluppo e della salute mentale di bambini e ragazzi manifestatisi durante la pandemia rischiano di
diventare cronici e diffondersi su larga scala”. È l'allarme che lancia l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza,  Carla Garlatti , in occasione della pubblicazione dello studio  Pandemia, neurosviluppo e salute mentale di bambini e ragazzi  generati dall'Agia con l'Istituto superiore di sanità e con la collaborazione del Ministero dell'istruzione. Per realizzare la ricerca – la prima scientifica a valenza nazionale – sono stati ascoltati oltre 90 esperti tra neuropsichiatri infantili, pediatri, assistenti sociali, psicologi, pedagogisti e docenti.
I professionisti interpellati hanno riferito disturbo del comportamento alimentare, ideazione suicidaria (tentato suicidio e suicidio), autolesionismo, alterazioni del ritmo sonno-veglia e ritiro sociale. In ambito educativo, poi, sono stati riscontrati disturbi dell'apprendimento, dell'attenzione e del linguaggio, disturbi della condotta e della regolazione cognitiva ed emotiva, oltre a paura del contagio, stato di frustrazione e incertezza rispetto al futuro, generando insicurezza e casi di abbandono scolastico. È stato inoltre riportato un aumento delle richieste d'aiuto per l'uso di sostanze psicoattive, cannabinoidi alcool, mentre i minori migranti non accompagnati hanno manifestato nella difficoltà di gestione dell'isolamento e della quarantena nelle strutture di accoglienza.
In la pandemia generale ha provocato quella che i professionisti interpellati dall'équipe di ricerca hanno definito una vera e propria “ emergenza salute mentale”. È stata infatti registrata un'impennata delle richieste di aiuto alla quale in molti casi sono corrisposte inadeguatezza e iniquità di risposte che hanno fatto emergere carenze e ritardi strutturali precedenti al coronavirus . Bambini, ragazzi e famiglie si trovano spesso costretti a spostarsi ai privati ​​con impegni economici rilevanti e sostenibili, che hanno famiglie simili a loro disuguaglianze.
A fronte di questo scenario l'Autorità garante ha formulato una serie di raccomandazioni in materia di neurosviluppo, salute mentale e benessere psicologico di bambini e ragazzi a Parlamento, Governo, Regioni, Comuni, istituzioni scolastiche e organismi di promozione sociale e del terzo settore, coinvolgendo i Garanti dell'infanzia e dell'adolescenza regionali e delle province autonome per la promozione dei patti educativi di
comunità.

Le raccomandazioni, frutto del lavoro di ricerca sull'impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto sul benessere dei minorienni, sono finalizzate a garantire i diritti delle persone di età minore in tutto il territorio nazionale, a vestito dalla condizione personale, familiare e sociale e dall'origine o provenienza geografica.

Tra le raccomandazioni c'è innanzitutto la necessità che le azioni di programmazione, prevenzione e cura superino la frammentarietà regionale e locale. La fase post pandemica può essere un'occasione straordinaria per farlo e in generale per migliorare il sistema. Ma non c'è tempo da perdere”, avverte Garlatti. “Vanno previsto adeguate risorse per i servizi, risposte specifiche in base all'età , va garantito un numero di posti letto in parti dedicate ai minorenni e istituiti servizi di psicologia in modo da un collegamento tra scuola e territorio. È importante operare un cambiamento culturale intervenendo sul altrettanto ruolo educativo e sulla promozione del dialogo intergenerazionale”.
La ricerca è durata un anno e proseguirà per altri due, coinvolgendo fino a 35.000 minorenni dai 6 ai 18 anni nelle cinque regioni coinvolte nello studio. A validarla un comitato, presieduto dal professor Paolo Petralia e composto da autorevoli rappresentanti del mondo scientifico, accademico e delle professioni psico-sociali.

Tratto da Quotidiano Sanità 12 maggio 2022




 

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