lunedì 25 ottobre 2010

Uso precoce di antibiotici e malattie infiammatorie intestinali


I soggetti cui viene diagnosticata una malattia infiammatoria intestinale (Ibd) durante l'infanzia hanno più probabilità di aver fatto uso di antibiotici nel corso del primo anno di vita. L'associazione scaturisce da un'analisi caso-controllo condotta da Souradet Y. Shaw dell'Inflammatory bowel disease clinical and research centre, university of Manitoba (Canada), e collaboratori, su un database epidemiologico relativo alle Ibd. Un totale di 36 pazienti con diagnosi di Ibd posta tra il 1996 e il 2008 è stato appaiato a 360 controlli, sulla base del sesso, dell'età e della regione geografica. I dati relativi alle prescrizioni di antibiotici sono stati tratti da un apposito network della regione canadese di Manitoba. Si è proceduto, quindi, al confronto fra casi Ibd e controlli sull'uso di antibiotici nel primo anno di vita. È stata evidenziata un'età media della diagnosi di Ibd pari a 8,4 anni. Nel 58% dei pazienti con diagnosi di Ibd è stato accertato l'impiego di uno o più antibiotici nel corso del primo anno di vita contro il 39% registrato nei controlli. Sempre nei casi Ibd è stata posta diagnosi di malattia di Crohn nel 75% dei pazienti. Infine, i soggetti che avevano ricevuto una o più prescrizioni di antibiotici erano esposti a una probabilità 2,9 volte superiore di aver sviluppato una Ibd.

Am J Gastroenterol, 2010 Oct 12. [Epub ahead of print]
Candida Berti, Milano

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