mercoledì 25 gennaio 2012

Gemmoterapia: principi generali

La gemmoterapia è un metodo terapeutico, nell’ambito della fitoterapia, che utilizza parti fresche di piante allo stato embrionale: giovani getti, giovani radici, gemme ecc. I principi attivi di tali tessuti sono estratti mediante macerazione a freddo in un particolare solvente (acqua, alcool, glicerina).

Negli anni 50 il medico francese Paul Henry iniziò i primi studi e le sperimentazioni sui gemmo derivati partendo dal presupposto che le piante, nel loro primo sviluppo possiedano sostanze con peculiari caratteristiche sia per quantità sia per qualità. In seguito altri medici francesi approfondirono l’argomento. Soprattutto il professore Netien dell’Università di Lione si dedicò attraverso seri studi di laboratorio all’indagine per la ricerca e il dosaggi di alcuni principi attivi


E’ stato così messo in evidenza che i principi attivi, presenti in grande quantità nei tessuti embrionali vegetali, spesso sono rilevabili solo in tracce nelle varie parti delle piante a sviluppo completo. I componenti più frequentemente evidenziati sono: gibberelline, auxine, acido abscissico, citochine, etilene, amminoacidi, minerali, flavonoidi,vitamine ecc.

Le parti vegetali dei gemmoderivati sono raccolte nel loro tempo balsamico che, in  genere, corrisponde all’inizio della primavera. Esse vengono poi sottoposte, allo stato fresco, a pulitura, triturazione, determinazione del grado di umidità ed infine a macerazione. Tutte queste tappe della preparazione sono definite nella monografia “Preparazioni omeopatiche” della Farmacopea Francese(1965). La diluizione è alla prima decimale hahnemaniana 1 DH  ossia una parte della preparazione di base viene diluita con una miscela costituita da 20 parti di acqua,30 di alcool,50 di glicerina.

I gemmoderivati possono essere  utilizzati in diversi ambiti. Dato il loro elevato contenuto in biostimoline e alla bassa diluizione alla quale vengono usati svolgono un’ azione drenante a livello degli organi emuntori e un’azione stimolante a livello del sistema reticoloendoteliale. A scopo precauzionale, anche se la loro percentuale in alcool è bassa, se ne consiglia l’uso dopo i due anni.

La posologia dipende dal peso e dall’età del soggetto: considerando la dose dell’adulto pari a 1, in età pediatrica si consiglia 1/3, per gli adolescenti e gli anziani 2/3. Inoltre nelle terapie prolungate (oltre i 3 mesi) è consigliabile un’interruzione di una settimana al mese.

Paola Nannei Viganò, Pediatra Milano




Nessun commento: