Il ledo delle paludi è un arbusto che cresce nelle zone umide
dell'Europa, dell'Asia e dell'America. In omeopatia è utilizzato con successo
nei traumi oculari (occhio pesto). Il paziente presenta soffusioni emorragiche,
soprattutto periorbitali, con scarsa tendenza al riassorbimento. Il dolore
locale è migliorato da applicazioni fredde. Un altro campo d'applicazione è
rappresentato dalle ferite causate da oggetti appuntiti (chiodi, spine, denti
di animali...), soprattutto se non hanno sanguinato.
Posologia: 7-9 CH 4 granuli 2-3 vv/die
Rhus toxicodendron
È una arbusto, appartiene alla famiglia delle Anarcadiacee, e comunemente
conosciuto come sommaco velenoso. È di fondamentale importanza in traumatologia
quando vogliamo trattare distorsioni
e strappi. Il medicinale omeopatico da
esso ottenuto ha un’azione elettiva su tendini, legamenti e aponeurosi. Il
sintomo più caratteristico è il dolore iniziale che migliora con il movimento
lento e progressivo. Si ha un netto peggioramento con l’umidità. Spesso il
paziente lamenta una sensazione di irrigidimento.
Posologia: 7-9 CH 4 granuli 2-3 vv/die
NB il quadro patogenetico di Rhus spesso coincide con i postumi delle
distorsioni. In fase acuta è più utile Ruta.
Ruta graveolens
La Ruta è una pianta della famiglia delle Rutacee. Si utilizza nel
trattamento dei traumi dei tessuti fibrosi, aponeurosi, tendini e legamenti
(distorsioni e/o strappi). Il paziente accusa una sensazione di ossa rotte e di
indolenzimento che peggiora con il riposo e migliora con il movimento ed il
caldo. Molto utile nelle distorsioni, soprattutto di caviglia e polso, dove
viene somministrata dopo un primo utilizzo di Arnica, che è sempre il primo
medicinale a cui pensare in caso di trauma. Posologia: 7-9 CH 4 granuli 2-3
vv/die
Silicea
La silice è una polvere bianca, fine ed insolubile in acqua. Da essa si
ottiene uno dei più importanti rimedi omeopatici, con molteplici indicazioni
cliniche. Nel nostro caso possiamo prenderne in considerazione due.
La prima: usare Silicea se a seguito di un trauma ci si procura una ferita con
tendenza a suppurare. La suppurazione è di solito cronica o recidivante,
infatti nelle formazioni di pus acute è più utile Hepar sulfur. Posologia: 9 CH 4 granuli
2-3 volte al dì.
La seconda: ricordiamoci di Silicea se all'interno di una ferita, quando ormai la
cute si è rimarginata, è rimasto un corpo estraneo
(spina, sassolino detrito..). Posologia: 4-5 CH 4 granuli per 2 volte al dì sino a risoluzione.
Staphysagria
La Staphisagria o erba dei pidocchi è una pianta che appartiene alla
famiglia delle Ranucolacee. In omeopatia viene utilizzata per trattare
molteplici problematiche. Nel nostro caso possiamo prenderla in considerazione
quando volgiamo ridurre il dolore di ferite procurate con oggetti affilati. Se,
ad esempio, ci si taglia il polpastrello con un coltello il dolore che sentiamo
sarà mitigato dall’assunzione di questo medicinale, così come nel caso di
ferite chirurgiche. Inoltre ne faciliterà la cicatrizzazione.
Posologia: 30 CH 4 granuli 2;3 volte/die.
Symphytum
È una pianta, detta anche Cosolida maggiore, che appartiene alla
famiglia delle Borraginacee. Molto utile, in seguito ad Arnica, quando si hanno
dolori ossei nel punto di frattura. Viene usato anche in associazione a
Calcarea Phosphorica per facilitare il consolidamento dell’osso. Posologia: 5-9
CH 4 granuli 2-3 volte al dì.