L’allattamento umano, materno al seno è sostenuto e prodotto
per l’azione di numerosi ormoni che sono in circolazione già durante la
gravidanza e che subiscono nette variazioni in occasione del parto e quindi
della nascita del bambino. Fra i numerosi ormoni che influenzano il processo
della lattazione i due principali sono la prolattina, responsabile della
produzione del latte e l’ossitocina della sua emissione. Già al 5° mese di
gravidanza il seno è pronto per la produzione del latte e, nell’ultimo periodo,
esso può secernere colostro in quantità varia.
Comunque l’emissione più o meno abbondante di colostro non
ha niente a che fare con la produzione di latte.
Dopo il parto madre e figlio non devono essere separati per
instaurare subito un primo contatto extrauterino e per favorire un immediato
approccio al seno. In questo periodo è consigliabile evitare l’introduzione di
“ oggetti di disturbo “ tipo succhiotti, biberon, soluzioni glucosate o altro
perché potrebbero interferire sull’apprendimento di un’appropriata suzione al
capezzolo. La produzione di latte, subito dopo una gravidanza,
è fisiologica, per cui il neonato potrà essere sempre nutrito dalla propria
mamma ad eccezione dei casi in cui esista la possibilità di trasmissione di
virus o batteri altamente pericolosi (
HIV; Tubercolosi ecc ), o l’assunzione da parte della nutrice di farmaci incompatibili
con l’allattamento ( Ciclofosfamida, Bromocriptina ecc ).
Durante questo periodo possono verificarsi complicanze che
rendono l’allattamento molto doloroso: ragadi al capezzolo, ingorgo mammario,
mastite e quindi diminuire la secrezione del latte.
Sono inoltre molto importanti le condizioni psicologiche
della madre poiché l’ansia materna, la frustrazione e il senso di inadeguatezza
possono creare condizioni di ipogalattia tali da rendere difficile la
prosecuzione dell’allattamento.
L’omeopatia e la
fitoterapia possono essere utili in molti disturbi dell’allattamento:ragadi,
ipogalattia, ingorgo mammario e ansia materna.
Nelle ragadi dolorose del capezzolo: Nitricum Acidum,
Nell’ipogalattia o
nell’ipergalattia : Ricinus Communis
Nell’ingorgo mammario Phytolacca Decandra .
In caso di mastite Belladonna, Bryonia, Hepar sulfur e Pyrogenium
.
Dott.ssa Elena Bosi, Pediatra
Milano
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