domenica 8 settembre 2013

SETTIMANA DELLA CHIROPRATICA


                                     
   
Dal 14 al 19 ottobre

AL VIA LA SETTIMANA DELLA CHIROPRATICA

CHECK-UP GRATUITI IN TUTTA ITALIA

Per salvare dallo stress la colonna vertebrale e la salute


 


Dal 14 al 19 ottobre, in concomitanza con il World Spine Day del 16 ottobre, giorno dedicato in tutto il mondo alla salute della colonna vertebrale, prende il via in tutta Italia, la settimana della chiropratica.


In occasione di questo evento, promosso dall’Associazione Italiana Chiropratici, oltre 200 dottori in chiropratica aprono i loro studi per un check-up gratuito della colonna vertebrale. Per trovare lo studio chiropratico della propria città dove prenotarsi basta telefonare, già dai primi di ottobre, al numero verde AIC 800017806 dal lunedì al venerdì in orario 9-12,30 e 14,30-17,30.


 

 

 

L’iniziativa si propone di far conoscere la chiropratica e i suoi benefici sulla salute visto che in Italia si registra ancora una carenza d’informazione circa le indicazioni terapeutiche e l’esercizio di questa disciplina. Molti pensano, infatti, che la chiropratica sia in grado solo di alleviare e prevenire il mal di schiena. Invece il dottore in chiropratica si occupa soprattutto della salute di tutto l’organismo. E a tal fine si propone di mantenere la colonna vertebrale sana, cioè in grado di svolgere i complessi compiti biomeccanici necessari per la nostra vita quotidiana. Come viene perseguito questo obiettivo? “Principalmente individuando, eliminando o riducendo l’instaurarsi di sublussazioni vertebrali che, anche in assenza di sintomi particolari, possono compromettere le normali trasmissioni del sistema nervoso con effetti negativi in varie parti del corpo e di riflesso sulla salute”, risponde John Williams, presidente dell’Associazione Italiana Chiropratici. Il dottore in chiropratica non usa farmaci, né interventi invasivi, ma ricorre a tecniche manuali scelte in base ai parametri del caso e secondo una diagnosi olistica che tiene conto dello stile di vita, del tipo di lavoro svolto, dell’alimentazione e di eventuali stress strutturali, psicologici e chimici: tutti fattori che influiscono sul nostro stato di salute. “E’ importante sottolineare che il dottore in chiropratica non si ferma al sintomo e non si limita a rimuovere le sublussazioni”, precisa  John Williams,  “perché fa parte dei suoi compiti valutarne le cause mediante una visita clinica accurata che include tra l’altro un esame posturale, l’analisi di radiografie e di esami clinici e un colloquio personale con domande mirate su stile di vita, tipo di lavoro svolto ecc”. Questa visita approfondita è necessaria per capire se le cause dei disturbi (e delle sublussazioni) sono di tipo strutturale (cioè provocate da traumi fisici recenti o lontani nel tempo, da problemi di disequilibrio dovuti a volte a una malocclusione dentale, o persino a problemi uditivi o visivi) oppure di tipo chimico, (alimentazione scorretta, fumo, abuso di bevande alcoliche, esposizione eccessiva all’inquinamento), o se dipendono anche da uno stress emotivo. “Lo stress in sé può avere una valenza positiva, perché fornisce l’energia per superare prove e difficoltà. E’ il suo eccesso, provocato dal sovrapporsi di eventi negativi su diversi fronti che, invece, mette a rischio la salute, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non come semplice assenza di malattia, avverte John Williams.

Ma allora come mantenere lo stress all’interno di limiti accettabili evitandone accumuli e conseguenti riflessi psicofisici negativi? Una risposta efficace arriva proprio dalla chiropratica, che tenendo sotto controllo ed eliminando lo stress strutturale e neurofisiologico, è spesso di grande aiuto. Da qui l’importanza di fissare un regolare controllo dal dottore in chiropratica che, tra l’altro, è in grado anche di dare consigli per migliorare lo stile di vita del paziente e se il caso lo richiede, di indirizzarlo da altri specialisti e collaborare con loro per ottenere il giusto recupero e mantenimento della salute.

Avverte però Williams: “Anche se in Italia la figura del dottore in chiropratica è riconosciuta dalla legge, non esiste ancora un registro ufficiale che ne protegga il titolo. Così proliferano gli abusivi, molti dei quali si fregiano di diplomi ottenuti presso università non accreditate (e dunque non valide per esercitare la professione), ossia le cosiddette Open Universities che si trovano in Usa e in molti altri Paesi. Perciò il modo più sicuro per trovare un professionista è quello di contattare l'Associazione Italiana Chiropratici (Numero verde 800 017806 oppure www. chiropratica.it) che ammette al suo interno solo laureati presso università chiropratiche accreditate che prevedono circa 5-7 anni di studio e sono riconosciute dal CCE-I Council on Chiropractic Education – International, Organismo che garantisce alta professionalità perché accredita College con standard formativi di pari livello.

 

*PER SAPERNE DI PIU’

 Nel 1974 si costituiva in Italia l’Associazione Italiana Chiropratici (AIC) con lo scopo di salvaguardare e diffondere la professione, nonché l’applicazione di regole deontologiche identificabili nel codice etico realizzato dai suoi membri. In Italia la legalizzazione della professione, promossa e cercata dai chiropratici fin dalla fondazione dell’Associazione Italiana Chiropratici, è arrivata con l’inserimento di un emendamento all’interno della legge finanziaria 2008 che riconosce la chiropratica come professione sanitaria di grado primario. 

 

 

 

La scheda

*Chi: AIC Associazione Italiana Chiropratici, via Brigata Liguria, 1/20 - 16121 Genova.


Quando: DAL 14 OTTOBRE AL 19 OTTOBRE 2013

Che cosa: SETTIMANA DELLA CHIROPRATICA

In cosa consiste: UN CONTROLLO CHIROPRATICO GRATUITO, eseguito da uno dei dottori in chiropratica laureati nei College riconosciuti dal CCE-I Council on Chiropractic Education – International, e socio dell'Associazione Italiana Chiropratici.

Dove: In tutta Italia, presso gli studi dei dottori in chiropratica soci AIC.

Come usufruire dell’iniziativa: Per trovare lo studio chiropratico più vicino alla propria abitazione dove già dai primi di ottobre, prenotare un check-up gratuito per i giorni dal 14 al 19 ottobre bisogna telefonare alla segreteria AIC, numero verde 800017806, dalle 9 alle 12 e dalle 14,30  alle 17,30.

 

INFO PER LA STAMPA

www.chiropratica.it

Press contact: 3477321465

DOCTOR OF CHIROPRACTIC DISPONIBILI PER INTERVISTE

John Williams Doctor of Chiropractic (USA), Presidente AIC cellulare 3479307117 president.italy@fastnet.it

Manuel M. Mazzini Doctor of Chiropractic (GB), Segretario AIC e responsabile comunicazione AIC cellulare 3385359502  mmazzini@studiomazzini.net

 

 

 

 

 

 

 

A proposito di chiropratica

*E’ la terza professione sanitaria negli Stati Uniti come numero di professionisti dopo medicina e odontoiatria.
Attualmente è presente in 90 Paesi nel mondo, con 90.000 dottori in chiropratica di cui la maggior parte si trova negli Stati Uniti, dove è prevista una formazione universitaria con successive specializzazioni postlaurea.

In America Settentrionale, il dottore in chiropratica svolge un’attività di prima assistenza formulando una diagnosi anche con l’ausilio di mezzi radiologici o di altri esami e strumenti di imaging. La professione non prevede l’uso di farmaci o di chirurgia

*A oggi oltre 70.000 chiropratici
lavorano regolarmente negli USA e circa 10.000 studiano nelle università chiropratiche riconosciute dal
CCE-I Council of  Chiropractic Education – International, Organismo che garantisce alta professionalità perché accredita College con standard formativi di pari livello, che prevedono un corso di laurea universitario della durata di 7  anni (circa 5500 ore di lezione), seguito da 4 tipi di esami di abilitazione e con l’obbligo di aggiornamenti annuali.

 

*“Ogni aggiustamento chiropratico ha lo scopo di equilibrare e massimizzare la funzione cerebrale”: D.D. Palmer fondatore della chiropratica

 

*“Il movimento della spina dorsale fornisce il 90% degli stimoli al cervello”: Roger Sperry, premio Nobel della medicina nel 1981

 

 

A proposito di stress

 

·        E’ stato il neuroendocrinologo austriaco Hans Selye a fornire nel 1936 la prima definizione scientifica di stress

·        Dal vocabolario della lingua italiana Devoto Oli: “stress, in medicina, ogni causa (fisica, chimica, psichica, ecc.) capace di esercitare sull’organismo, con la sua azione prolungata, uno stimolo dannoso, provocandone di conseguenza la reazione; comunemente: tensione nervosa, logorio spesso non avvertito dal soggetto ma ugualmente dannoso: lo stress della vita moderna”.

 

 

Lo Stress in numeri

 

Ecco alcuni dati e informazioni raccolti da Eu-Osha l’Agenzia europea per la sicurezza sul lavoro che conduce indagini e sondaggi d’opinione in tutta Europa in materia di sicurezza e salute sul lavoro.

Lo stress legato all’attività lavorativa è una delle sfide principali con cui l’Europa deve confrontarsi nel campo della salute e della sicurezza. Sempre secondo le ricerche dell’Agenzia le malattie stress correlate interessano 1 lavoratore su 4 e, inoltre, una percentuale compresa tra il 50 e il 60 per cento di tutte le giornate lavorative perse è dovuta allo stress; questo comporta costi enormi in termini di disagio umano e di pregiudizio del risultato economico: nel 2002 il costo economico annuale dello stress legato all’attività lavorativa nell’UE è stato calcolato pari a 20 miliardi di euro.

·        La risposta agli stress ambientali è una reazione normale e necessaria che ha lo scopo di proteggere l’individuo. Uno stress di breve durata , per esempio rispettare una scadenza, di norma non rappresenta un problema, anzi può aiutare le persone a usare meglio le proprie capacità. Sono invece le prolungate e ripetute esposizioni a fattori stressanti che possono comportare notevoli danni alla salute.

 

·        Lo stress può essere fonte di malattia e disagio sia in ambito lavorativo che famigliare e può mettere in pericolo la sicurezza sul luogo di lavoro e contribuire all’insorgere di altri problemi di salute legati all’attività lavorativa, quali i disturbi muscoloscheletrici che possono colpire determinate strutture del corpo quali muscoli, articolazioni, tendini, legamenti, ossa e nervi. Il gruppo principale di questi disturbi è rappresentato da dolori alla schiena e agli arti superiori legati all’attività lavorativa e conosciuti comunemente come disturbi da stress fisici ripetuti. Questi problemi possono interessare anche gli arti inferiori. Tra le cause fisiche dei disturbi muscoloscheletrici spiccano la movimentazione di carichi, le posture scorrette, i movimenti ripetitivi. Tra le cause riconducibili all’organizzazione del lavoro rientrano il ritmo e la monotonia delle mansioni del lavoro. Alcuni disturbi muscoloscheletrici poi sono caratteristici di specifiche attività od occupazioni. I disturbi dorso-lombari comprendono ernie e lesioni a carico di muscolatura e tessuti molli. Gli studi dimostrano che oltre al normale processo degenerativo correlato all’età, anche un ambiente di lavoro inadeguato può contribuire alla comparsa di disturbi dorso-lombari in una persona sana o al loro aggravamento in una persona già malata. I disturbi muscoloscheletrici degli arti superiori e del collo legati all’attività lavorativa tendono a svilupparsi nel tempo in conseguenza ad azioni ripetitive come per esempio il lavoro al computer. Questi disturbi possono interessare collo, spalle, e arti superiori. Alcuni di essi come il tunnel carpale a carico dei polsi sono accompagnati da segni e sintomi ben definiti. Altri sono invece aspecifici, perché il dolore non può essere chiaramente collegato a un determinato disturbo.

 

 

 

·        Lo stress può alterare il modo in cui una persona si sente, pensa e si comporta. I sintomi comprendono a livello individuale: reazioni emotive ovvero irritabilità, ansia, disturbi del sonno, depressione, spossatezza, problemi relazionali con la famiglia; reazioni cognitive ovvero difficoltà di concentrazione, perdita di memoria, scarsa propensione all’apprendimento di nuove nozioni, ridotta capacità decisionale; reazioni comportamentali ovvero abuso di sostanze stupefacenti, di alcol o tabacco, comportamenti distruttivi; reazioni fisiologiche ovvero problemi alla schiena, indebolimento del sistema immunitario, ipertensione, ulcere peptiche, disturbi cardiaci.

·        L’ambiente di lavoro rappresenta un serbatoio di molteplici e diversi stress sia fisici sia psicologici e nei paesi industrializzati lo stress psicologico è più frequente di quello fisico. E’ probabile che il numero di persone che soffrono di patologie legate allo stress provocato o peggiorato dall’attività lavorativa aumenti in futuro. I cambiamenti in corso nel mondo del lavoro sottopongono i lavoratori a pressioni sempre maggiori. Basta pensare al ridimensionamento delle imprese che spesso prevede l’esternalizzazione delle mansioni, un maggior bisogno di flessibilità in termini di impiego e competenze, l’aumento dei contratti  a tempo determinato, la sempre più marcata precarietà del lavoro, l’intensificazione dell’attività  lavorativa con carichi di lavoro più intensi e aumentati livelli di pressione oltre a uno scarso equilibrio tra lavoro e vita privata.

 

 

 

 

 

Nessun commento: