Non solo la primavera o l’estate sono foriere
di problemi allergici, perché anche in autunno si può osservare una
riaccensione di sintomi respiratori dovuti alla presenza di acari e di muffe.
Gli
acari della polvere sono minuscoli parassiti, invisibili a occhio
nudo, le cui secrezioni, inalate da persone sensibilizzate, sono in grado di
provocare disturbi agli occhi, al naso e ai bronchi. Gli acari sono sempre
presenti nell’ambiente domestico, dunque sono responsabili di sintomi perenni, ma
aumentano nelle stagioni umide così come nei primi periodi di accensione del
riscaldamento, perché la presenza di maggiori movimenti convettivi nelle nostre
abitazioni comporta un aumento della circolazione della polvere e degli acari
in essa contenuti. In questi periodi dunque si può osservare una maggiore
comparsa e intensità dei disturbi. E’ dunque di fondamentale importanza cercare
di modificare l’ambiente del soggetto allergico a tali parassiti cercando di
areare gli ambienti, di evitare di avere nelle camere tendaggi pesanti, mobili
imbottiti, tappezzerie, dove gli acari facilmente si annidano in maggior numero
e coprire il materasso e il cuscino con fodere antiacaro specifiche. I disturbi
che gli allergici ai dermatofagoidi, questo il nome degli acari domestici, possono
presentare sono:
-congiuntivite con prurito, rossore,
lacrimazione,
-raffreddore con facili salve di stranuti e
tendenza ad avere il naso ostruito soprattutto la notte con alternanze di fasi
di colamento in genere acquoso o intenso prurito nasale
-tosse e asma.
-eczema con prurito, più di frequente
localizzato nelle pieghe dei gomiti, ginocchia, collo, dietro ai padiglioni
auricolari.
Inoltre lo stato di continua infiammazione
delle mucose respiratorie sostenuto dall’allergia predispone questi soggetti ad
ammalare con maggior frequenza presentando faringotonsilliti, rinofaringiti,
tracheobronchiti infettive ricorrenti.