Il 26/10/2014 a
Milano si tenuto il 1° convegno
nazionale di odontoiatria tossica e odontoiatria vitale. Assistervi è
stata un’esperienza particolarmente interessante perché a parte l’ottimo livello degli
argomenti, sono intervenuti diversi autori soprattutto medici odontoiatri
esperti in omeopatia, omotossicologia e agopuntutra, ricercatori e medici
specialisti in ortopedia e dermatologia. E’ emerso immediatamente la necessità
di puntualizzare come bocca e denti facciano parte dell’intero organismo per
cui ogni patologia inerente ad essi può coinvolgere poi ciascuna parte del
corpo. Ne emerge quindi che ogni lavoro
di odontoiatria può risolvere patologie varie ( esistenza foci infettivi ecc.),
ma può anche determinare altre malattie: a livello dell’apparato osseo,
digerente, cutaneo ecc. Infatti quando nei vari lavori vengono usati metalli, anche considerati
biocompatibili, le loro leghe ( vedi titanio ) a contatto con la saliva liberano diversi metalli (
galvanismo odontoiatrico ) che vengono poi assorbiti dando origine a varie
patologie. Si è attualmente alla ricerca e all’uso di materiali metal-free ( zirconia
). Questa attenzione sull’uso dei metalli ha messo in discussione l’impiego del
fluoro nella prevenzione delle carie e quindi nel dentifricio. Il fluoro,
secondo gli AA non sortisce alcun effetto sulla prevenzione delle carie ed è
considerato uno dei metalli più tossici. Sembra che i fluoruri causino disturbi enzimatici scatenanti molteplici
malattie come allergie, osteoporosi ecc oltre a malformazioni fetali.
L’accumulo del fluoro nell’organismo può essere considerato concausa
nell’insorgenza di sindrome di Down, alterazioni cromosomali e labbro leporino.
Si è parlato anche sulla tecnica delle rimozioni degli amalgami dentali e di
quanto debba essere fatto come drenaggio pre e post-rimozione degli
amalgami e dei metalli pesanti. Possono
anche essere attuate metodologie alimentari a supporto della disintossicazione
tissutale.
Dr Paola
Nannei, specialista in Pediatria, Omeopata
Milano
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