domenica 26 aprile 2015

Autismo e Vitamina D

Secondo la descrizione di un caso clinico appena pubblicata sulla rivista Pediatrics, i sintomi di autismo sono migliorati in un bambino cinese trattato con supplementazione di vitamina D. «Al piccolo, dell'età di 32 mesi, è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico con basse concentrazioni basali di 25-idrossivitamina D (25 (OH) D), pari a 13 nanogrammi per millilitro (ng/ml)» esordisce Lin Du del Dipartimento di neurologia pediatrica e neuroriabilitazione alla Jilin University di Changchun in Cina, tra gli autori dell'articolo. Alla luce di questi risultati è stato deciso di iniziare una supplementazione con vitamina D3 inizialmente per via intramuscolare e successivamente per bocca. Dopo il secondo mese di terapia,  i genitori del paziente hanno notato significativi miglioramenti comportamentali: il bambino ha iniziato a rispondere al suo nome e a giocare con i suoi giocattoli e a chiedere a mamma e papà di tenerlo in braccio.
Contemporaneamente si è anche ridotta la frequenza di episodi di autolesionismo, come correre in cerchio e sbattere la testa. «I successivi prelievi hanno mostrato un incremento dei livelli sierici di 25(OH)D livello fino a 81 ng/ml» riprende Du, spiegando che la vitamina D, e in particolare la D3 ossia il colecalciferolo, ha funzioni fondamentali per l'organismo, non solo per ossa e muscoli, ma anche per il cervello. «Bassi livelli di D3 potrebbero giocare un ruolo importante nello sviluppo cerebrale, determinando anomalie simili a quelle osservate nei pazienti autistici» aggiunge, ipotizzando che la supplementazione con vitamina D potrebbe influenzare la modulazione dei neuropeptidi che regolano i processi immunologici, riducendo la produzione di autoanticorpi nei bambini autistici. «Questi risultati si riferiscono a osservazioni preliminari, servono ulteriori studi per capire l'effettivo ruolo della carenza di vitamina D nell'autismo e se il ripristino di normali livelli di colecalciferolo sia effettivamente in grado di ridurre i sintomi della malattia» conclude Du.

 Dott. Elena Bosi
Specialista in Pediatria, Esperta in Omeopatia e Medicine Complemenra

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