Eccoci giunti all'ultima tappa del nostro viaggio. Non che con
la fine dell'adolescenza si smetta di essere genitori. Siamo noi che ci
fermeremo qui, almeno per ora.
La vita dei nostri figli in adolescenza cambia completamente,
nuovi amici, amori romantici e passionali, storie brevi e di consumo, social
network e vita digitale, fuga e allontanamento, grandi ribellioni e fragili
pianti. Questo è chiaro,
lo sanno tutti. Ma il nostro abbraccio, allora, che fine fa? Ecco, già qui le cose
diventano un po' più oscure.
Ma come ormai sapete, il dubbio e l'oscurità
non ci bloccheranno. Fuori la nostra piccola torcia e iniziamo a
rischiarare la stanza.
Quel "disgraziato" che prima si faceva sbaciucchiare
dalla sua mammina ora mi allontana, non mi vuole più. La cosa più bella che mi dice ora la mia
principessa è "per
favore papà smettila,
sei imbarazzante!".
E noi, poveri genitori, smarriti e affranti non
sappiamo più come
fare. E ci credo bene, l'adolescenza è
questione di famiglia mica una robetta che devono risolversi i nostri
pargoli! Siamo nel periodo più
incerto della vita di una persona (e noi che lo abbiamo già vissuto ne
sappiamo qualcosa): periodo in cui non si sa chi siamo, cosa vogliamo, in cui
ci sperimentiamo online e offline in mille modi, in cui cambiamo abito e stile
tante e tante volte. Online. Mentre scrivo mi viene in mente quanto diverso è essere figli e
genitori oggi rispetto al passato: è
cambiato il nostro ambiente, è
come se ci fosse stata una glaciazione e fossimo entrati in una nuova
era in cui reale e virtuale convivono ormai alla pari, non sono due mondi
diversi ma la stessa aria che respiriamo. E questo non possiamo non vederlo e
non saperlo. Perché anche
i nostri "abbracci" devono essere adatti a questo nuovo ambiente.
Saranno abbracci che ti tengono stretto e ti fanno sapere che tuo papà e tua mamma sono
qui, ma saranno anche abbracci di fiducia che ti spingono a provarci con le tue
gambe. Saranno abbracci capaci di darti libertà
ma anche di aiutarti a capire che il mondo è fatto di limiti e di regole e che
l'esperienza di vita dei tuoi genitori conta molto per poter crescere bene. E
questo sia nel reale che nel virtuale. Mi capita spesso di sentire genitori
dire: "ormai i miei figli ne sanno più
di me di queste cose tecnologiche, non ho più niente da insegnargli". Che
brutte parole! Non è così. I figli sapranno
anche tecnicamente come funzionano le cose ma chi ci sarà ad avvertirli dei pericoli e delle potenzialità? Chi ci sarà dietro di loro
mentre esplorano il mondo a dare la sicurezza di una base sicura a cui tornare,
sia che navighino nella realtà
che su internet? Chi ci sarà
a garantire ai nostri figli la protezione necessaria e ad incitarli
nella loro sfida quotidiana? Chi darà
loro un'immagine positiva di adulto, immagine da poter guardare per
decidere cosa essere da grandi? Chi ricorderà
e insegnerà loro
le regole della vita sociale adulta? Voi genitori. E questo vi pare poco? Non
credete di essere inutili e incapaci, non lo siete affatto. Come dicevamo fin
dall'inizio, siete voi le persone che i vostri figli vogliono avere al loro
fianco: non abdicate! Continuate ad essere genitori inventandovi, con tutta la
vostra creatività,
nuovi modi di stare insieme ai vostri figli mentre crescono. Così staranno bene loro
e, vi assicuro, starete molto meglio anche voi. E riposatevi ogni tanto, almeno
d'estate!
Dott. Marco Bernardi
Psicologo
Cernusco sul Naviglio (MI)
Psicologo
Cernusco sul Naviglio (MI)
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