domenica 25 ottobre 2015

LA RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO(prima parte )

Il pavimento pelvico, rappresenta una  parte importante del nostro corpo che per la maggior parte delle persone rimane pressoché misconosciuta finché non si manifestano alcuni disturbi ad esso associati.
Svolge un ruolo estremamente importante per la nostra vita riproduttiva, di escrezione e di relazione.
Il pavimento pelvico è una sorta di diaframma,  che separa  vescica, vagina, utero, colon retto  dal mondo esterno costituito da pelle, mucose e apparato riproduttivo esterno.
Il pavimento pelvico è costituito da tessuto connettivo di sostegno, legamenti, tendini, da muscolatura liscia involontaria ma soprattutto da una grande percentuale  di tessuto muscolare capace di contrarsi e rilasciarsi in modo volontario. Ed è proprio sulla capacità del soggetto di attivare le contrazioni muscolari ed il rilasciamento che si basa la preparazione, la prevenzione e la cura di molte disfunzioni che affliggono alcune donne dopo il parto  e ancor più dopo una certa età.

Il sintomo principale che si lega alla perdita di tonicità del pavimento pelvico e delle altre strutture che servono a contenere i visceri della “parte bassa” della cavità dell’addome( detta pelvi) è la perdita involontaria di urina.
Questo disturbo è abbastanza frequente e può avere tre aspetti diversi:

INCONTINENZA DA STRESS si verifica quando la paziente perde un poco di urina facendo uno sforzo, tossendo o starnutendo.  In tutte queste situazioni si verifica un aumento di pressione nella pelvi determinato dalla contrazione dei muscoli addominali. Quando l’ultimo tratto delle vie urinarie ha avuto un prolasso, cioè una discesa verso il basso si manifesta il sintomo.

INCONTINENZA DA URGENZA quando invece la perdita di urina si verifica a seguito di una sensazione di bisogno di vuotare la vescica tanto impellente o  improvvisa da non poterla trattenere il poco tempo necessario a recarsi in bagno.
Più spesso in questo caso la causa è una infiammazione delle vie urinarie.

INCONTINENZA MISTA quando accadono alternativamente le due situazioni descritte sopra.

Questo evento si può verificare in quantità variabili o a diversi livelli di riempimento della vescica ( solo quando la vescica è piena, anche dopo poco tempo che si è vuotata la vescica urinando) proporzionalmente alla gravità del prolasso e della perdita di tono della muscolatura.
(segue)


Dott.Gabriella Maggi
Specialista in Ostetricia e Ginecologia , Endocrinologia Sperimentale e Omeopata
Milano






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