La rottura dell’integrità del pavimento pelvico rende
meno efficace il sostegno degli organi contenuti nella parte bassa del bacino (
la pelvi), creando un prolasso, ossia una discesa verso il basso degli organi
stessi.
Si dice ISTEROCELE il prolasso dell’utero nel canale
vaginale, URETROCISTOCELE il prolasso della vescica e dell’uretra, ultimo
tratto dell’apparato urinario, che si presenta con un “abbassamento” della
parete vaginale anteriore. RETTOCELE o prolasso del retto che si presenta come
un “ avanzamento” della parete posteriore della vagina. Ciascuna di queste
situazioni può avere diversi gradi di gravità e possono convivere i diversi
tipi di prolasso.
Tra i fattori causali o favorenti la mancata continenza del
pavimento pelvico ci sono i traumi da parto, quando il parto è particolarmente
faticoso o precipitoso. Più avanti
nell’età la mancanza di ormoni femminili a seguito della menopausa crea
ulteriore indebolimento e spesso permette la comparsa di sintomi che, oltre a
quelli urinari già descritti, possono essere una sensazione di peso e di
trazione verso il basso o una sensazione di incompleto svuotamento della
vescica quando l’utero disceso preme sul’ultimo tratto delle vie urinarie.
Sono però estremamente importanti anche fattori
individuali di maggiore o minore robustezza della struttura di sostegno dei visceri
pelvici che possono essere valutati in
età giovanile, magari nell’immediato post partum permettendo una prevenzione
volta a evitare o rendere meno grave l’insorgenza del prolasso e dei sintomi ad
esso legati.
Dott.Gabriella Maggi
Specialista in Ostetricia e Ginecologia , Endocrinologia
Sperimentale e Omeopata
Milano
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