Non si fermano i dibattiti
sulla possibile comparsa di effetti
avversi dopo la somministrazione del vaccino contro il Papilloma virus umano
(Hpv). Più di 1.300 ragazze e giovani donne danesi vaccinate per l'Hpv si sono
rivolte a cinque centri specializzati nel paese lamentando due tipi di problemi
insorti dopo il vaccino: la sindrome dolorosa regionale complessa (Crps), un
dolore cronico agli arti, e la sindrome di tachicardia posturale ortostatica (Pots),
una condizione in cui la frequenza cardiaca aumenta in modo anomalo al
passaggio dalla posizione seduta all'ortostatismo, causando vertigini, sincope,
cefalea, dolori al torace e grande stanchezza .
Le preoccupazioni espresse
dall'opinione pubblica e dai media locali hanno fatto sì che la Danimarca
richiedesse una revisione all'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, sulla
sicurezza dei vaccini anti-Hpv. Tale revisione, iniziata lo scorso luglio, si è
conclusa una settimana fa. In accordo
con le rassicurazioni dei Centri per il controllo e la prevenzione delle
malattie (Cdc) statunitensi anche l’Agenzia europea (EMA) non trova nessi di
causalità tra il vaccino e i sintomi delle ragazze danesi. Ma le perplessità
rimangono, e c'è chi afferma che il rapporto Ema soffre di conflitti di
interesse e della dipendenza dai dati già pubblicati. Tra loro c'è Jesper Mehlsen, direttore della
ricerca alla Sincope Unit del Frederiksberg Hospital in Danimarca, che ha in
cura circa 250 giovani donne in precedenza sane con sintomi iniziati meno di
due mesi dopo la vaccinazione. «Abbiamo il sospetto che il vaccino sia proprio la causa dei sintomi
lamentati, data la stretta associazione temporale e la mancanza di spiegazioni
alternative» spiega Mehlsen. Alle stesse considerazioni è giunta Svetlana Blitshteyn, professore
associato di neurologia all'University of Buffalo School of Medicine di New
York, che nel 2014 ha documentato sei casi di Pots dopo la vaccinazione
anti-Hpv poi diventati oltre una dozzina. A queste conclusioni si unisce il Giappone, che dopo diverse
segnalazioni di effetti avversi nelle donne immunizzate contro l'Hpv ha smesso
di raccomandare il vaccino dal 2013. Ma secondo l'Ema i benefici della
somministrazione del vaccino superano i rischi. Inoltre Tom Shimabukuro,
vicedirettore dell'Ufficio per la sicurezza dell'immunizzazione ai Cdc di
Atlanta, ricorda che il primo quadrivalente, il Gardasil, è stato autorizzato
dall'Fda nel 2006, seguito dal bivalente Cervarix nel 2009 e dal nonavalente Gardasil 9 nel 2014. «Quasi 80 milioni di dosi
sono state somministrate negli Stati Uniti senza che siano emersi collegamenti
con sindromi dolorose atipiche o disfunzioni autonomiche nei trial clinici
prima e dopo l'approvazione» afferma Shimabukuro. Ma gli esperti danesi non
sono convinti, e annunciano studi indipendenti. La polemica continua.
Tratto da Doctor 33, 24 novembre 2015
Dott. Elena Bosi
Specialista in Pediatria
Esperta in Omeopatia e Medicine Complementari
Milano
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