Una
dieta povera di fibre e ricca di grassi saturi e zucchero è associata con una
qualità del sonno peggiore, con sonno più leggero, meno ristoratore e più
risvegli.
I
ricercatori suggeriscono che assumendo con la dieta più fibre e meno grassi
saturi e zucchero, i disturbi del sonno potrebbero ridursi.
Lo
studio, pubblicato nel numero di gennaio del Journal of Clinical Sleep
Medicine, è stato condotto presso la Columbia University Medical Center di New
York.
I
ricercatori hanno osservato che la qualità del sonno sembra essere influenzata
da ciò che mangiamo: per dormire bene la notte si consiglia di aumentare
l’assunzione di frutta, verdura e cereali integrali e mangiare cibi meno
elaborati.
In
questo studio sono stati arruolati 26 adulti di peso normale di età compresa
tra i 30 e i 45 anni che non avevano alcun problema di sonno. I soggetti sono
stati monitorati con polisonnografia per 5 notti in un laboratorio del sonno,
per 9 ore ogni notte.
Durante
i primi 4 giorni, i partecipanti hanno consumato una dieta controllata; il
giorno 5, l’assunzione di cibo è stata libera e la scelta spontanea.
Confrontando
la durata del sonno dei primi 4 giorni rispetto il giorno a alimentazione
libera, il tempo di sonno non differiva.
Tuttavia,
la qualità del sonno era diversa, con meno del sonno profondo a onde lente
(p=0,043) e tempi più lunghi per arrivare a dormire (p=0,008).
L’analisi
degli alimenti consumati ha dimostrato che una maggiore assunzione di fibre era
predittiva di un minor tempo di sonno leggero e più tempo di un sonno a onde
lente.
La
percentuale di energia di grassi saturi era predittiva di un minor tempo di
sonno a onde lente (p=0,0422), e percentuali più elevate di energia da zucchero
e altri carboidrati sono state associate con più risvegli (p=.0320 e.0481,
rispettivamente).
Attualmente
sono pochissime le informazioni sul ruolo della dieta nel sonno, e mancano le
raccomandazioni dietetiche per la gestione dello stile di vita nei disturbi del
sonno.
Lo
scopo originale dello studio era di indagare se il sonno è un fattore causale
nello sviluppo di obesità.
Le
persone tendono a mangiare troppo quando il sonno è limitato e in particolare
aumentano la loro assunzione di grassi. È vero il contrario? Si, lo studio
conferma che se i cibi assunti sono corretti, si dorme meglio.
L’assunzione
di carboidrati ritarda i ritmi circadiani e riduce la secrezione di melatonina,
che ritarderebbe l’insorgenza del sonno. Quando siamo stanchi, la
consapevolezza del ruolo di ricompensa del cibo è più forte e si è più propensi
a cedere alla tentazione di mangiare cibo non salubre, cosa che porta a dormire
un sonno disturbato e instaura un circolo vizioso che è possibile però spezzare
attraverso una dieta corretta.
Autori:
St-Onge MP, Roberts A, Shechter A, Choudhury AR
Fonte:
St- Onge MP, Roberts A, Shechter A, Choudhury AR.
Dr Elena Bosi
Specialista in Pediatria
Esperta in Omeopatia e Medicine
Complementari
Milano
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