lunedì 5 settembre 2016

ENDOMETRIOSI


L’endometrio è quel tessuto specializzato che riveste la cavità dell’utero e che, sotto gli stimoli ormonali del ciclo mestruale, cresce durante il mese per accogliere l’eventuale ovulo fecondato. Se non si instaura la gravidanza l’endometrio viene eliminato alla fine del ciclo sotto forma di mestruazione.
Endometriosi è la presenza di questo tessuto in sedi anomale, principalmente l’ovaio, il peritoneo ( che è il tessuto che riveste la cavità addominale)ed i suoi legamenti, l’intestino, la vescica, la vagina.  La “piccola mestruazione” che si crea quando si sfalda questo tessuto in sedi anomale provoca infiammazione e quindi dolore.
Il dolore è il sintomo principale di questa malattia e può essere dolore mestruale, ma anche dolore durante i rapporti sessuali,  durante la minzione o la evacuazione.
La infiammazione continua che viene creata da questi ripetuti eventi può in alcune donne creare anche delle aderenze, delle cicatrici che legano tra loro i visceri e che peggiorano la sintomatologia.

Il primo problema da affrontare è quindi il dolore che non va considerato un evento normalmente legato alla mestruazione.   La diagnosi è principalmente ecografica; può essere di ausilio il dosaggio di un marcatore circolante nel sangue: il Ca 125 che risulta essere moderatamente elevato in caso di endometriosi.  Talora i focolai sono però così piccoli e diffusi da rendere necessaria la visualizzazione diretta tramite una esplorazione laparoscopica che permette di  dare una stima della diffusione della malattia e bonificare chirurgicamente le lesioni presenti.
La endometriosi resta però una malattia cronica  che può creare, in una certa percentuale di donne anche problemi di fertilità.
Le terapie ormonali, progestiniche o estro progestiniche, somministrate in continua inducono la mancanza di mestruazioni e pertanto una riduzione del dolore e delle dimensione dei focolai di endometriosi.
La chirurgia resta di prima scelta soltanto nei casi in cui non è possibile controllare il dolore con le terapie mediche.
L’omeopatia può essere una interessante terapia di appoggio, con un ruolo nei casi in cui non sia possibile controllare completamente il dolore con la terapia ormonale o nel periodo in cui la paziente desideri un figlio ( la gravidanza è di per se stessa una “terapia per la endometriosi).
Molti sono i medicinali omeopatici che si possono utilizzare in caso di dolore mestruale: actaea racemosa, magnesia phosphorica, sabina e si possono utilizzare in basse diluizioni, alla 7 CH in granuli da utilizzare frequentemente durante le crisi di dolore, anche i associazione ai comuni analgesici.
Tra gli altri CUPRUM è utile in caso di spasmi della muscolatura liscia o striata, con una periodicità nel loro andamento e che compaiono e scompaiono in maniera rapida.
PLATINA ha invece dolori nevralgici che compaiono e scompaiono in maniera più graduale e che sonosono molto intensi  da essere per la paziente insopportabili. Il medicinale agisce sul sistema nervoso, sull’apparato digerente e sull’apparato riproduttivo femminile.
FOLLICOLINUM  può essere uilizzato in alta diluizione per regolare i ritmi mestruali nel periodo in cui non vengono utilizzate terapie ormonali.
E’ estremamente importante seguire uno stile di vita ed una alimentazione corretta che sono sempre il primo pilastro del benessere.  E’ altresì fondamentale consultare un omeopata per ottenere una personalizzazione della terapia che, proprio per le caratteristiche di cronicità della patologia, va adattata caso per caso.

Dott. Gabriella Maggi
Specialista in Ostetricia e Ginecologia
Specialista in Endocrinologia Sperimentale
Esperta in Omeopatia

Milano

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