domenica 16 ottobre 2016

Vaccini: tra speranze, difficoltà e delusioni. Due: meningococco B

Si sapeva che era una vaccinazione difficile (l’antigene polisaccaridico contro cui si deve indurre la risposta è di fatto condiviso dall’organismo umano). Ma speravamo comunque meglio. Il vaccino attualmente disponibile contro il meningococco tipo B (Bexsero – GlaxoSmithKline) è un vaccino tetravalente ricombinante che contiene quattro componenti della parete di Neisseria meningitidis, due delle quali (factor H-binding antigen) erano contenute anche nel ceppo del meningococco B responsabile di una recente epidemia in una università americana. Uno studio appena pubblicato sul NEJM (Basta NE, et al. Immunogenicity of a Meningococcal B vaccine during a University outbreak.  NEJM 2016;375:220-8) dimostra che la protezione (livelli anticorpali protettivi verso il ceppo epidemico) data dalla vaccinazione durante questa epidemia è stata relativamente bassa (66%).

Nessun caso di meningite è stato registrato tra gli studenti vaccinati, ma, va detto chiaramente, lo studio non era stato impostato per dimostrare l’efficacia clinica del vaccino né tantomeno i numeri sarebbero sufficienti per avere qualsiasi significatività. Fatto positivo è comunque la conferma dell'ottimo profilo di sicurezza del vaccino. La Advisory Committee on Immunization Practice (ACIP) americana ha concluso che non vi è ancora evidenza sufficiente per raccomandare il vaccino anti-meningococco B per tutti gli adolescenti come misura di salute pubblica, ma afferma che esiste sufficiente evidenza e prova di sicurezza per supportare il consiglio individuale di vaccinare i giovani tra i 16 e i 23 anni di età. Il CDC (su http://www.cdc.gov/vaccines/vpd-vac/mening/faqs-hcp-adolescen-vaccine.html le raccomandazioni al riguardo) rimarca comunque che, per quanto il vaccino non copra tutti i sierotipi di meningococco B, rappresenta un importante contributo alla prevenzione della malattia. Insomma, più si che no, comunque. Ma ancora una volta dobbiamo stare a vedere se ci sarà (e quale ne sarà l’effetto) l’emergenza dei ceppi di rimpiazzo verso cui il vaccino non ha alcuna efficacia.

Medico e bambino
Volume 35 numero 7
30 settembre 2016
La pagina gialla
 


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