1
febbraio: diritto di voto alle donne in Italia
4
febbraio: viene lanciato in rete Facebook
6
febbraio: nasce Beatrice Cenci
7
febbraio: giorno del Safer Internet Day
14
febbraio: giorno di San Valentino
15
febbraio: nasce Youtube
23
febbraio: viene stampato il primo libro della storia (la Bibbia di Gutenberg)
25
febbraio: eletto per la prima volta un afroamericano al Congresso
E
sono solo alcuni dei grandi avvenimenti storici del mese più corto dell’anno.
Certo, qualcuno potrebbe chiedersi che senso abbia questo elenco storico nella
sezione di psicologia del nostro blog. Bene, con un volo apparentemente
pindarico vorrei parlarvi della cura.
La
parola italiana sembra derivare dal termine latino “coera” utilizzato in
contesti di relazioni d’amore e di amicizia per indicare un atteggiamento di
premura, attenzione, delicatezza, ma anche preoccupazione e inquietudine nei
confronti della persona amata. Si può avere “cura” solo quando l’esistenza di
qualcuno ha importanza per me. Si può avere “cura” degli altri e di se stessi. Lo
si deve fare sia nell’ambiente reale che in quello virtuale. Ed ecco allora il
senso di ricordare alcuni avvenimenti storici e importanti. Sono avvenimenti
che riguardano entrambi gli ambienti (reale e virtuale) in cui mettiamo in
gioco la nostra vita, la nostra unica vita. Si, perché la vita è una sola! Non
esiste una vita reale e una -diversa, finta- virtuale: la nostra vita, le
nostre relazioni, i nostri desideri, i nostri amori non si distinguono in
veri/reali o finti/virtuali. Noi siamo noi sempre, offline e online. E così
anche il nostro prenderci cura degli altri e di noi stessi, la nostra passione
nel difendere le donne, il nostro amare, il nostro educare i giovani, il nostro
combattere discriminazione e razzismo, il nostro appassionarci all’arte e alla
cultura devono essere vissuti offline così come online. Prendiamoci cura dei
nostri profili social, impariamo a prendere sul serio la nostra vita
nell’ambiente digitale. Insegniamo ai nostri ragazzi il rispetto, l’amore per
se e per gli altri, stimoliamoli ad avere desideri e passioni attraverso il
nostro esempio reale e virtuale: la reputazione digitale non è cosa da
sottovalutare perché, ormai tutti gli studi concordano, da questa dipende gran
parte della nostra realizzazione personale e lavorativa. Tutto quello che
viviamo e tutto quello che comunichiamo contribuisce a creare la nostra
identità e le nostre relazioni, come possiamo ancora pensare -e tanti
concretamente vivono così- che il mondo virtuale sia qualcosa di finto e
parallelo? Come possiamo sperare che i ragazzi vivano bene la loro vita
-offline e online-, che non si caccino in qualche guaio e che creino relazioni
soddisfacenti da momento in cui noi adulti abbiamo deciso di abdicare in favore
dei video e tutorial di Youtube? Ma siamo ancora abbondantemente in tempo,
perché in educazione c’è sempre la possibilità di riparare e nulla è mai
perduto definitivamente: riprendiamoci l’educazione, ricominciamo ad avere cura
degli altri e di noi stessi. Offline e online.
Marco
Bernardi , Psicologo
Milano
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