Non più dodici vaccinazioni obbligatorie ma dieci, di
cui quattro solo per i prossimi tre anni, poi si vedrà. E tra le quattro sub
iudice c'è l'antimorbillo. Verrebbe modificato così il decreto legge Lorenzin
sui vaccini in fase di conversione al senato. La senatrice Patrizia
Manassero si fa latrice di una proposta del Partito Democratico
annunciata ieri a Milano da Emilia Grazia De Biasi presidente della Commissione
Sanità del Senato.
«Stiamo modificando il decreto vaccini che andrà in aula giovedì 6, abbiamo
iniziato con l'articolo 2 a consegnare gli emendamenti da sottoporre al voto.
Ha sollevato un dibattito anche troppo aspro», ammette De Biasi. «Un conto sono
le considerazioni culturali altro mettere sullo stesso piano evidenze
scientifiche e magia come fanno la rete e alcuni media. Con il Ministro della
Salute e alcuni esperti tra cui Silvio Garattini ho ipotizzato
una soluzione presente nell'emendamento
Manassero: dei dodici
vaccini obbligatori nel decreto, l'esavalente resta obbligatoria: antipolio,
antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse e antiHaemophilus
influenzae non si toccano. Antimorbillo antiparotite, antirosolia ed
antivaricella invece sono obbligatori per tre anni che è il tempo consentito
per verificare il raggiungimento della soglia vaccinale di sicurezza;
ove la
soglia fosse raggiunta verrà rivaluto il rientro di queste vaccinazioni nella
disciplina dettata dal Piano nazionale vaccini ante-decreto legge (è contenuto
nel decreto sui Lea e non prevede l'obbligatorietà di queste immunizzazioni ma
le raccomanda caldamente ndr); certo è che dei 7 mila casi di morbillo
registrati in Europa nell'ultimo anno, 3 mila si sono verificati in Italia e
questo dato deve farci riflettere». Quanto al meningococco B e C «sono tolti
dall'obbligo e rientrano nel Piano vaccinale come raccomandati perché non c'è
rischio di epidemie».Più in generale alla conferenza convocata dal Pd lombardo
per discutere di delibere sulla presa in carico dei malati cronici tra medici
di famiglia e gestori sull'autonomia regionale in altri temi sanitari
(prevenzione, ricerca), De Biase ha parlato del decreto legge vaccini in senato
in questi termini: «Abbiamo proposto emendamenti che vanno nel senso di
rafforzare la farmacovigilanza, l'abbattimento delle sanzioni alle famiglie che
sarà più o meno consistente a seconda dell'emendamento che passerà, e
soprattutto intendiamo eliminare la perdita della patria potestà per il genitore
che non vaccina, l'ordinamento prevede già procedure specifiche e tribunali e
richiami per le famiglie. Abbiamo potenziato l'informazione che verrà veicolata
dai medici di famiglia, dai pediatri, dalle Asl e dalle scuole. Per queste
ultime semplificheremo gli iter burocratici. I genitori vanno aiutati e va
fatta cultura. Se ci sarà un consenso sugli emendamenti presentati credo avremo
fatto un passo in avanti importante. Certo non è risolutivo, ma mi chiedo come
nel silenzio di questi ultimi anni abbiamo subito un simile calo della
copertura vaccinale».
Tratto da :Doctor 33 2 luglio2017
Nessun commento:
Posta un commento