domenica 25 giugno 2017

Decreto vaccini, numerose modifiche ma nessun cambiamento sul numero di vaccini obbligatori

«Sì a modifiche al decreto ma quest'ultimo non va snaturato perché è teso a prevenire emergenze, l'elenco delle vaccinazioni è stato fatto dalle autorità sanitarie e scientifiche e le modifiche vanno bene solo se avvalorate dalle autorità sanitarie». Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin rassicura le società di pediatria e la FIMMG dopo che emergerebbero segnali di ammorbidimento del decreto legge sui vaccini alle soglie della conversione in legge. In Senato sono arrivati 285 emendamenti e ieri i media hanno parlato di un possibile compromesso tra il ministro e quelle frange della maggioranza che ritengono ragionevole discutere in particolari casi l'obbligo vaccinale. Nel mirino le sanzioni, che sono economiche, non penali, come ha ricordato la Ministra: diminuirebbe il rischio di perdere la patria potestà per il genitore che non vaccina il figlio, e la sanzione per le famiglie che iscrivono i figli a scuola dell'obbligo ma non li vaccinano potrebbe scendere ben sotto gli attuali 7500 euro.

Questi segnali hanno suscitato preoccupazioni. La Società di Pediatria ha rilanciato per una tredicesima vaccinazione obbligatoria, l'anti-pneumococcica  (!!!); il segretario FIMMG Silvestro Scotti ha ammonito che sarebbe uno "sbaglio enorme" eliminare alcuni vaccini dal decreto. Una terza previsione attribuita al governo nella nuova stesura del decreto è quella che più fa pensare: ove tra qualche anno si raggiungesse una copertura del 95% o superiore per tutte le 12 vaccinazioni rese obbligatorie, per singole patologie l'obbligo potrebbe essere messo in discussione previo ok del mondo della ricerca, con un iter ancora da definire.
Intanto, l'iter del decreto in Senato prevede un ulteriore passaggio in Commissione Bilancio, la stessa da dove giungono critiche circostanziate alla relazione tecnica del governo che non prevedeva oneri aggiuntivi dalla messa su strada del decreto. Per la Commissione, la relazione tecnica di accompagnamento scritta dal Governo non terrebbe fin qui conto di almeno cinque punti dolenti: primo, non sono stati fatti i conti se le dosi di vaccino per raggiungere la copertura del 95% per le quattro classi vaccinali individuate dal 2001 ad oggi siano approvvigionabili senza ulteriori costi per lo stato; secondo, non sono stati calcolati gli aggravi retributivi in termini di straordinari per le segreterie delle scuole che dovranno gestire i rapporti con le famiglie quando entro il 10 luglio chiederanno i certificati vaccinali per riscontrarli, e per il personale dei Servizi di Igiene Asl, medico, infermieristico ed amministrativo chiamato a vaccinare chi ancora non lo aveva fatto. Non sono state fatte previsioni di alcun genere sugli indennizzi che chiederanno le famiglie a seguito di danni permanenti -pur da ipotizzare - a seguito di effetti avversi delle vaccinazioni obbligatorie. Non è stato inserito l'aggravio costituito dall'incremento dei minori stranieri non accompagnati, i giovani immigrati saliti da 5489 del 2015 a 7546 del 2016 e ancora in crescita che dovranno fare tutte le vaccinazioni previste per le rispettive classi di età. Non è stato previsto il costo della formazione dei docenti che dovranno fare educazione sanitaria nelle scuole: l'aver contemplato 22 allievi-docenti per classe (quindi gruppi di 22 scuole) fa pensare a spostamenti degli insegnanti di piccoli comuni che andranno comunque retribuiti.
Un'attenzione particolare è dedicata alle vaccinazioni che si dovranno fare: i nati delle coorti 2001-04 e 2005-11devono effettuare tetano polio epatite B e difterite più pertosse e haemophylus B, più morbillo parotite rosolia; per i nati dal 2012 si aggiunge l'antimeningococco C; per i nati dal 2017 si aggiungono antimeningococco B e antivaricella, con copertura minima del 95%. Tuttavia il Piano nazionale vaccini e il decreto Lea per quest'anno prevedevano una copertura del 60% sulle due patologie, e l'anno prossimo del 75%: l'aggravio potrebbe essere colmato dai risparmi ottenuti con il calo previsto del prezzo dei vaccini.
Tratto da Doctor News 23 giugno 2017




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