“Artiglio del Diavolo” è il nome comune con cui è conosciuta
questa pianta perenne rampicante appartenente alla famiglia delle Pedaliacee. Diffuso
nell’Africa Sud Occidentale ed in particolare nel deserto del Kalahari, in
Namibia e in Botswana, l’Artiglio del
Diavolo deve il suo nome alle appendici dure che caratterizzano i suoi frutti
ovoidali. Queste escrescenze sono dotate di robusti uncini che, penetrando nel
corpo o nelle zampe degli animali, procurano serie ferite e li costringono a compiere una specie di
ballo scatenato per cercare di liberarsene. Il nome della pianta deriva appunto
da “harpagos”, cioè uncino, riferito alle protuberanze acuminate dei suoi
frutti legnosi. Nella medicina tradizionale sud africana l’Artiglio del Diavolo
è utilizzato da secoli per la cura di malattie reumatiche, dolori articolari,
febbre e problemi gastroenterici, dove viene sfruttata la sua azione di tonico
amaro utile nei disturbi digestivi.
L’uso nella medicina empirica è stato poi
confermato dagli studi effettuati in Germania negli anni ’50, che hanno
condotto alla scoperta dei tre principali glicosidi iridoidi contenuti nella
pianta :arpagoside e procumbide, ritenuti tra i principali responsabili degli
effetti analgesici e antipiretici dell ‘Artiglio
Proprietà: l’Harpagophytum procumbens è noto soprattutto per la sua
attività analgesica, antinfiammatoria ed antireumatica . Il suo fitocomplesso è
per questo motivo ad oggi utilizzato nel trattamento sintomatico dell’osteoartrite,
nell’artrosi e di altre malattie reumatiche , oltre che come antinfiammatorio a
largo spettro.
Indicazioni cliniche :
Artrosi, artriti, Lombalgie, sciatalgie, Dolori articolari acuti e
cronici. Tendiniti ed infiammazioni del tessuto connettivo, traumatismi
osteoarticolari.
Tossicità, interazioni con farmaci: La tossicità della
pianta è molto bassa, tuttavia attenzione deve essere posta nelle persone
affette da ulcera gastroduodenale . E’ consigliabile comunque assumere la
pianta sempre a stomaco pieno. Non è consigliata in gravidanza, a causa del
possibile effetto ossitocico, inoltre attenzione al concomitante uso di farmaci
ipoglicemizzanti.
Forme farmaceutiche :
estratto secco (titolato in iridoidi totali espressi come arpagoside)
600-1200 mg al giorno.
Tintura Madre : 50 gocce, diluite in acqua 1/3 volte al
giorno.
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