Non tutte le donne mostrano
significativi disturbi in questo periodo.
Un 20% circa attraversa questa
fase della vita con armonia perché possiede una buona “capacità di adattamento”
dei tessuti e una stabilità affettiva ed emotiva.
La maggior parte delle donne
lamenta invece uno o alcuni dei disturbi sotto citati, in vari gradi di
gravità, che è possibile addolcire con
variazioni dello stile di vita e trattamenti terapeutici personalizzati
VAMPATE DI CALORE: sono sudorazioni, anche profuse, relative alla
parte alta del corpo (tronco, collo, viso) che disturbano il riposo e possono
creare disagio quando si manifestano davanti agli altri. Nei casi più gravi
possono associarsi cefalea, palpitazioni e aumento della pressione arteriosa.
DISTURBI DEL TONO DELL’UMORE:
irritabilità, depressione, calo di memoria, ansietà, riduzioni del
desiderio sessuale.
SECCHEZZA DELLE MUCOSE VAGINALI con conseguente difficoltà durante
i rapporti e maggiore frequenza di infiammazioni, sia vaginali che vescicali.
La carenza ormonale a livello dell’apparato genitale può peggiorare o rendere
manifesto un preesistente prolasso.
DOLORI OSTEO-ARTRO-MUSCOLARI: questi dolori, forse tra i sintomi
meno noti, sono invece tra i più frequenti e fastidiosi.
RIDUZIONE DI ELASTICITA’ DELLA CUTE
ed atrofia dei follicoli piliferi.
Aumento del rischio di malattie
cardiovascolari ed osteoporosi.
LIEVE AUMENTO DEL PESO: rappresenta un efficace adattamento del
corpo alla nuova condizione biologica in quanto il tessuto adiposo è, dopo le
ovaie, la seconda fonte di produzione di estrogeni del corpo femminile. Se però
l’aumento di peso diventa importante può rappresentare un pericolo per la
salute.
Nessun commento:
Posta un commento