Come ben sappiamo la febbre è un sintomo estremamente
frequente in età pediatrica e, nonostante nella maggior parte dei casi essa si
associ ad un’infezione virale, la vera sfida è riconoscere i pazienti febbrili
a rischio di un’infezione batterica severa (SBI). Segnaliamo pertanto questa
interessante metanalisi che si propone di analizzare quanto il rischio di SBI
possa essere predetto dai livelli di temperatura raggiunti. Le conclusioni
dello studio sono che solo nei piccoli neonati e lattanti di età inferiore a 3
mesi di vita una temperatura corporea >40° aumenta in maniera significativa
il rischio di SBI (OR 6,3 95% CI 4,44-8,95), mentre tale predittività è molto
debole nelle età successive.
Ciò significa che la febbre alta nel bambino
grandicello può essere anche solo l effetto di una infezione virale, non
batterica. Quindi attenzione massima
alle febbri nei bambini molto piccoli e un po’ meno preoccupazione se il bimbo
è più grande.
Rosenfeld-Yehoshua
N, Barkan S, Abu-Kishk I, at al. Hyperpyrexia and high fever as a predictor for
serious bacterial infection (SBI) in children. A systematic review. J Pediatr
2018;177:337-44.
Tratto da Pediatria numero 1-2-gennaio-febbraio 2018
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