La
“nutraceutica” è una disciplina in grande sviluppo, che intende indagare
scientificamente le proprietà medicinali e non solo nutrizionali delle piante
alimentari. Nel post precedente ho mostrato una tabella in cui si riporta il
numero di morti evitabili con correzioni alla dieta, Solo introducendo
l’abitudine ad assumere frutta secca e vegetali ricchi di fibre si otterrebbe
una riduzione di morti statisticamente significativa. Tali correzioni
nutraceutiche della dieta, se applicate all’intera popolazione, avrebbero come
risultato una riduzione della mortalità nel numero di decine di migliaia di
persone/anno, cifre imparagonabili con i tanto sbandierati effetti delle
vaccinazioni, che sono certo molto minori in una società come la nostra. Già si
sapeva che la vitamina A (beta-carotene) ha un effetto antivirale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4832596/) e potenzia le
difese immunitarie (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2646203/).
Ma
i composti “salutari” nella alimentazione “mediterranea” sono moltissimi, anche
se sono spesso ignorati o sottovalutati.
Diversi
lavori hanno dimostrato che alcuni flavonoidi migliorano la risposta
immunitaria aumentando la liberazione di radicali battericidi, la produzione di
anticorpi, attività citotossica contro i tumori. Di conseguenza, i flavonoidi
possono essere potenzialmente utili per la prevenzione delle malattie
infettive. I più potenti flavonoidi che modificano le risposte
nell'infiammazione e immunitarie sono l'apigenina, la quercetina e
l’epigallocatechina-3-gallato (EGCG). Recentemente dei ricercatori hanno pure
dimostrato che un estratto di alghe marine, ricco di polifenoli, è capace di
uccidere persino il “terribile” virus del morbillo!https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6164608/
Nel
nostro laboratorio abbiamo dimostrato che la quercetina, un flavonoide presente
nell’uva rossa, la cipolla, il tè verde, il mirtillo, la mela e i capperi
diminuisce la liberazione di istamina da parte delle cellule basofiliche
(isolate dal sangue) quando sono attivate con sostanze coinvolte nelle
allergie, mentre stimola la loro funzione quando sono stimolate dai
batteri. https://www.researchgate.net/…/333455289_ATTIVITA_MODULATOR…
Questa duplice via di regolazione fa sì che si possa pensare ad un effetto anti-allergico e immunostimolante della stessa sostanza alimentare.
Questa duplice via di regolazione fa sì che si possa pensare ad un effetto anti-allergico e immunostimolante della stessa sostanza alimentare.
Ci
sono molte prove che le persone che consumano cibi ricchi di composti
polifenolici e flavonoidi hanno una minore incidenza di malattie infiammatorie,
autoimmuni e di cancro. Il motivo è che i flavonoidi e i loro derivati
inibiscono vari fattori trascrizionali, che modulano differenziazione,
proliferazione, attivazione delle cellule immunitarie e promuovono la crescita
delle cellule T regolatorie. Alcuni flavonoidi esercitano effetti
anti-infiammatori attraverso il blocco del fattore NF-KB e inibizione della
produzione di citochine pro-infiammatorie, IL-1β, IL-2, IL-6, TNF-α, IL-17A, e riduzione
delle specie reattive dell'ossigeno e dell'azoto.
La Scienza fornisce sempre più e sempre
meglio delle spiegazioni meccanicistiche alle evidenze empiriche e antiche
intuizioni delle medicine tradizionali
Tratto dalla pagina FB del 28 maggio del Prof Paolo Bellavite ( già docente all Università
di Verona)
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