domenica 10 novembre 2019

FITOTERAPIA NELLA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI RESPIRATORIE


Fitoterapia: principi generali
La fitoterapia è un metodo terapeutico basato sulla somministrazione di piante o parti di esse ( radici, foglie,fusti ecc ).
L’uso di piante medicinali ha radici antiche , gli assiro-babilonesi , gli egizi , i greci e i romani ne conoscevano l’uso.
In realtà la fitoterapia moderna  ha esordio nel XIII secolo con la nascita delle prime Università ( Scuola medica Salernitana ) e progredisce  attraverso gli anni ottenendo risultati notevoli sia in campo scientifico  con studi e ricerche , sia in campo medico nella cura di patologie varie. Con il progresso della scienza e della tecnica vengono isolati i principi attivi delle piante medicinali (glucosidi, tannini, alcaloidi, oli essenziali, principi amari) e indagati i meccanismi  di azione sia come principio singolo sia all’interno della totalità di una pianta. Da ciò è stato messo in evidenza che una pianta usata nella sua totalità determina effetti diversi da quelli ottenuti con l’utilizzo del suo solo principio attivo.
 Si è così definito il concetto di fitocomplesso ossia quell’entità biochimica complessa costituita dall’insieme di tutte le sostanze presenti nella droga vegetale: i cosiddetti principi attivi assieme agli altri componenti (mucillagini e gomme, amidi e pectine, resine e balsami, principi amari, minerali e oligoelementi, vitamine, enzimi)  tutti ugualmente importanti nel determinare l’attività della pianta. La fitoterapia quindi, pur non sottovalutando le azioni dei singoli componenti, sfrutta, prevalentemente le proprietà del fitocomplesso. Tale scelta si basa su importanti evidenze scientifiche: sinergia fra i vari componenti, miglioramento della biodisponibilità, tollerabilità superiore ecc.
In questo campo sono state stabilite regole severe per l’utilizzazione delle piante: tipo di terreno,
momento della  coltivazione e  della raccolta che deve essere attuata nel rispetto del tempo balsamico, disinfestazione dai parassiti ecc.
Le forme farmaceutiche in uso sono diverse:
·        Infusi
·        Decotti
·        Tinture Madri
·        Macerati Glicerici
·        Estratti secchi
·        Estratti fluidi
In questi ultimi decenni le formulazioni più in uso sono le Tinture Madri (preparazioni liquide ottenute sfruttando l’azione solvente dell’alcool su droghe vegetali) e gli estratti secchi.
Molte farmacopee europee e di altri paesi riportano le monografie per la preparazione e i controlli su tali tinture.
La posologia varia in base al peso, età e pianta usata. Nella primissima infanzia, dai 12mesi ai 3 anni va evitata la somministrazione di Tinture Madri, ma è possibile usare con cautela, solo i macerati glicerici di cui parleremo in un altro capitolo. Inoltre bisogna considerare se il paziente non stia assumendo altri farmaci perché le droghe vegetali consigliate potrebbero determinare un effetto additivo o antagonista all’azione dei farmaci stessi.

 Fitoterapia nella prevenzione delle infezioni recidivanti :

Echinacea AngustifoliaDC ( fam Asteraceae).La TM si ottiene dalla pianta intera. Essa possiede attività immunobiologica,  antiinfiammatoria, vulneraria. Si pensa che il suo effetto sia legato a un aumento delle difese endogene, con stimolazione aspecifica del sistema immunitario , mediante l’attivazione della fagocitosi e la liberazione di citochine .
Da diversi studi, è stato dimostrato che oltre ad una sua azione adiuvante nel trattamento delle infezioni recidivanti delle vie aeree superiori e inferiori, essa riesce a stimolare le difese dell’organismo verso le varie forme febbrili e influenzali delle vie respiratorie per cui può essere utilizzata, in base alla posologia, sia in modo preventivo, sia nella patologia acuta. Uno studio pubblicato nel 2007 ha confermato l’effetto preventivo e l’effetto sulla riduzione della durata della malattia e dell’intensità dei sintomi . Non esistono effetti tossici o secondari, comunque il  suo utilizzo è controindicato in caso di malattie  sistemiche  e progressive come collagenopatie, malattie autoimmuni, sclerosi multipla, tubercolosi . E’ stata segnalata una sua possibile epatotossictà negata da studi successivi (Mattocks, Miller). La Commissione E  ne ammette l’uso anche in gravidanza nonostante alcuni ricercatori la sconsiglino per la presenza di polisaccaridi a struttura non ancora totalmente chiarita.
La terapia consigliata  per la TM  è di 25-30 gtt/die in acqua 15’ prima pasto per  cicli di terapia di 2 mesi  su 3 oppure cicli di 15 giorni al mese per 3 mesi.

Uncaria tomentosa DC ( fam Rubiaceae): la pianta  cresce nelle selve tropicali del Sud America , viene utilizzata da tempo dalla medicina tradizionale peruviana ove serve per curare ferite , le ulcerazioni e nei dolori osteoarticolari .
Alla  corteccia del fusto e delle radici di piante adulte  di Uncaria Tomentosa sono attribuite proprietà immunomodulanti , antivirali, antiossidanti e adattogene, oltre che antiflogistiche e antidolorifiche  tanto da poter trattare dolori  di origine infiammatoria(come da recenti studi su artrite reumatoide ).
La pianta raramente può determinare lievi disturbi gastrointestinali e come per l’Echinacea è controindicata nelle malattie autoimmuni o croniche degenerative.
Uncaria Tomentosa è controindicata in gravidanza o qualora vi siano concomitanti terapie farmacologiche per possibili interazioni.
L’uso è sconsigliato nei bambini sotto i 3 anni per carenza di studi esaustivi.
La dose di Uncaria Tomentosa 1DH è di 15gocce diluite in acqua (da 1 a 3 volte al dì) con cicli di terapie di due mesi .

Tratto da: Campanini E., Dizionario di Fitoterapia e Piante Medicinali, Edizioni Tecniche Nuove, Milano 2012, terza edizione

Dott.Elena Bosi,
Specialista in Pediatria, Esperta in Omeopatia e Medicine Complementari


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